I SUD

di

Laboratorio Teatrale – Sostegno alla Genitorialità.

Il laboratorio teatrale I Sud è stato inserito nelle attività di Sostegno alla Genitorialità del Progetto Si Può!, occasione di partnership con l’Associazione Teatro Stabile della città di Napoli.
Il laboratorio, terminerà con la messa in scena il 9 giugno 2023 alle ore 18.00 presso il Teatro San Ferdinando, di “Ambasciata Americana”, esito del percorso di quest’anno, adattamento di un racconto della scrittrice nigeriana Chimamanda Ngozi Adichie.
Il San Ferdinando è adiacente ai vicoli del Borgo di Sant’Antonio Abate, una zona della città popolata da molteplici etnie e soprattutto da afro-napoletani, un territorio in cui la multiculturalità si sperimenta ogni giorno e la relazione tra i differenti “Sud” del mondo è strettissima.
Il San Ferdinando è stato il teatro di Eduardo, ne acquistò le macerie nel 1948 e lo ricostruì con enormi sacrifici, per restituirlo alla città e al suo popolo; è ancora questa la finalità, che insieme, stiamo perseguendo, contribuendo alla diffusione della sua vocazione di aggregatore culturale, e oggi sempre più multiculturale. Alessandra Cutolo, la regista, con anni di esperienza nel teatro e nel cinema, anche in ambienti complessi, prima con i detenuti, poi con le donne di Forcella, poi con diverse comunità migranti, ci ha proposto un percorso di formazione attraverso il teatro e la danza per le nostre mamme.

L’idea è nata dall’esperienza della compagnia Women Crossing, che negli ultimi anni ha visto confrontarsi in scena donne: nigeriane, romane, bengalesi, etiopi, eritree e sudanesi.
Sperimentarsi in scena assieme, memorizzare dei passi di danza, provare ad improvvisare situazioni vissute o letterarie, muoversi all’unisono, conoscersi e conoscere il gruppo che ti accompagna e ti supporta, sono competenze che aiutano a superare le difficoltà, l’imbarazzo, anche in ambiti diversi. Leggere insieme un testo letterario, ascoltarlo, tradurlo in italiano, inglese o napoletano, incarnarlo mettendone in scena alcune situazioni, spinge a lavorare su sé stessi, sull’identificazione col proprio ed altrui vissuto, sull’elaborazione di esperienze traumatiche del passato.
Gli educatori di IF-ImparareFare, collaborando alla realizzazione del laboratorio, hanno aggiunto elementi educativi e di supporto alla formazione di una nuova comunità interculturale, affinché quello delle donne potesse essere sempre più un percorso di formazione personale e, contemporaneamente, un percorso necessario a costruire e a rafforzare i legami sociali delle stesse sul territorio. Abbiamo intercettato e successivamente coinvolto le donne: africane, napoletane, ucraine e di altre nazionalità appartenenti al contesto territoriale in cui operiamo, attraverso l’azione del nostro Sportello di Cittadinanza Attiva.

Si è attivato un vero processo di inclusione nel quale tutti lavorano alla co-costruzione di un pensiero circolare e dinamico: non si stratta di inserirsi in una struttura pre-costruita, con la pretesa che queste donne entrino a farne parte e vi si adattino, come spesso accade nelle loro vite, si tratta invece di lavorare tutte, in un sistema multiforme e multiculturale, in evoluzione, in cui ognuna è protagonista e sostiene le altre, condizione di base necessaria all’inclusione.
Così sta accadendo.
In modo orizzontale, tutti partecipiamo alla costruzione di un modello culturale nuovo, ad un’esperienza di trasformazione: mamme, bimbi, educatori, regista e coreografo, maestranze e responsabili.
Una trasformazione che ha visto più di 25 donne affacciarsi al teatro per capire, curiosare, ridere, imbarazzarsi, concedersi tempo e spazio solo per sé stesse, per poi scegliere di restare e proseguire il percorso. Molte hanno visto per la prima volta il San Ferdinando e il suo magico palco.
Una trasformazione che sta vedendo queste donne condividere momenti di gioia, spensieratezza, ma anche di introspezione profonda.
Lo spazio espressivo è semi-strutturato: Alessandra la regista e Steve Emejuru il coreografo, danno delle indicazioni e guidano il gruppo ma lasciano spazio alle improvvisazioni come espressione del sé e dei propri vissuti, rendendo le donne autrici delle loro performances, pure all’interno di una struttura, così come in un più classico contesto lavorativo teatrale.
Per rafforzare questo splendido equilibrio, il lavoro educativo è soprattutto un lavoro di mediazione: c’è chi è più rigida nel rispetto del compito assegnato e chi invece, talvolta, appare più flessibile; c’è la presenza costante di un certo numero di bambini che richiedono attenzione (sono piccoli e ancora non vanno a scuola), c’è, talvolta, la mancanza di serenità nell’impegno preso e la difficoltà di riuscire a vedere quello che pian piano stiamo costruendo insieme.
Allo stesso tempo stiamo rafforzando sempre più i legami che stanno nascendo, la serietà dell’impegno di queste donne che partecipano con entusiasmo e non si deconcentrano, dandosi la chance di dimenticare, seppure per poco, alcune difficoltà di essere donne e madri oggi.
Queste donne hanno storie diverse ma sono legate da un comune denominatore: hanno vissuti complicati da molteplici fattori e, si sa, la complessità va maneggiata con cura; tra loro, pur senza verbalizzarlo, riconoscono gli elementi che le accomunano, sanno leggere, in lingue diverse, tra le righe dei non detti e si sostengono.
L’otto marzo, a poco più di due mesi dall’inizio del laboratorio, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, alcune partecipanti hanno organizzato un flash mob per testimoniare la loro disapprovazione verso gli atti violenti a discapito delle donne e per dimostrare la loro solidarietà a tutte le vittime di violenza. Si sono autonomamente organizzate, hanno promosso gesti di giustizia, accoglienza e inclusione, insieme, fuori alla scuola dei propri figli, cosa difficile da immaginare fino a qualche tempo fa; il percorso si sta muovendo in una direzione che ci sta portando verso gli obiettivi prefissati, ormai si intravede una nuova consapevolezza in loro e in noi.

Regioni

Ti potrebbe interessare

IL LABORATORIO DI DANZA E MOVIMENTO

di

IL LABORATORIO DI DANZA E MOVIMENTO Il laboratorio di danza e movimento è uno spazio di espressione globale del bambino. Un luogo...

Il Percorso Teatrale

di

  “Nell’ambito dell’azione “A fianco della scuola primaria” abbiamo scelto di offrire anche un percorso Teatrale. Il teatro ha da sempre rappresentato...

Entriamo suonando le campanelle seguite da una cassetta piena di albi illustrati!

di

Sei incontri fa, le bambine e i bambini delle prime classi della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Bovio Colletta di Napoli, ci hanno...