Entriamo suonando le campanelle seguite da una cassetta piena di albi illustrati!

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Sei incontri fa, le bambine e i bambini delle prime classi della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Bovio Colletta di Napoli, ci hanno viste entrare in classe e, occhi puntati sulla nostra maglietta N A T I P E R L E G G E R E  chiedono “Ma siamo noi?” “Non sappiamo ancora leggere bene!”. Sprizzano meraviglia dagli occhi, fanno domande a raffica, ci dimostrano grande curiosità.

Certo non tutti! Qualcuno resta timidamente in silenzio, qualcuno sembra completamente disinteressato, qualcuno vuole fare prima merenda, qualche altro si alza già stanco ancor prima di cominciare e chiede di uscire.

Le insegnanti ci sostengono, ci agevolano, fanno da ponte, a volte da interpreti! Il progetto è stato accolto con gioia e ottimismo e con la consapevolezza dei benefici che quest’azione può avere sull’educazione al piacere di leggere di questi bambini.

Dai bambini trasudano i quasi due anni di scuola vissuta a distanza per lo più -il passaggio dalla scuola dell’infanzia alla primaria- che si portano dietro le capacità di concentrazione e attenzione basse, le difficoltà con la lingua italiana, la povertà del linguaggio; trasuda la semplicità delle famiglie, la mancanza di mezzi e soprattutto la mancanza di tempo dedicato ai bambini per fare cose da “da bambino”.

Pochi vivono in famiglie dove si leggono storie, qualche volta si raccontano.

Sistemiamo le sedioline in cerchio- quando si può – e cominciamo la lettura di due o tre albi.

Apriamo i libri! “Ma ci sono i disegni?!”. “Certo! Le illustrazioni ci raccontano la storia insieme alle parole!”

“Ma si può parlare?” “Si possono fare le domande quando ti vengono nella testa?”. “Ebbene si! Si chiama lettura dialogica!” Si dialoga, si parla continuamente e di tutto, qualche volta facciamo fatica a proseguire la lettura, ma domande e osservazioni sono tantissime ed è un continuo avvicinarsi all’albo per ammirare i dettagli, per curiosità o semplicemente per la difficoltà a stare seduti. E la stessa energia questi bambini l’hanno trasmessa anche attraverso il monitor nei pochissimi (fortunatamente!) incontri a distanza che abbiamo avuto: che gioia di vederci collegate dalla loro classe e poter ascoltare comunque le storie della scatola di Nati per Leggere!

La vera magia però è il momento di lettura libera. Inizia sempre con un tuffo nella scatola dei libri!

Molti sfogliano velocemente i libri per poterne prendere subito un altro: curiosità? Attenzione bassa? Sono più interessati a contrattare gli scambi tra compagni che alla lettura in sé? Probabilmente tutte queste cose insieme! Ma quando riesci a bloccare, tra le pagine di un libro, gli occhi di uno di questi vivacissimi bambini si apre un mondo meraviglioso! Si intravedono le mancanze e anche la prospettiva di un piccolo cambiamento. Qualche bambino ci chiede di stargli vicino durante la lettura per farsi ascoltare. Sanno di avere ancora difficoltà a leggere autonomamente ma non si sentono giudicati.

Siamo solo all’inizio di un cammino, un cammino che ci porta #dirittiallestorie.

Siamo solo all’inizio ma tutti hanno già la loro storia preferita!

Siamo solo all’inizio, ci mancano i genitori che speriamo di poter coinvolgere non appena la situazione sanitaria lo permetterà perché i libri sono strumenti per costruire relazioni, legami, per ritagliarsi un tempo lento e di qualità tra adulto e bambino.

Siamo all’inizio di un cammino ma siamo anche tra le giurie campane del Premio Nazionale Nati per Leggere 2022 – Sezione Crescere Con i libri ma… di questo vi racconteremo più in là!

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