Eppur si muove.

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San Siro è sicuramente uno dei quartieri di Milano più ricchi di realtà associative.  Si occupano a vario titolo della relazione tra gli abitanti e il loro territorio e, non a caso, uno dei temi più sentiti è proprio quello della convivenza tra persone di diversa provenienza.

Esiste un universo di progetti piccoli e grandi che spesso fanno molta fatica a dialogare tra loro. Questo produce una percezione di isolamento o, peggio, la sensazione di tentare di dissetare un elefante con il contagocce. Eppure succedono, o meglio, esistono molte cose.

Lo spazio “L’albero dai mille colori” (un progetto SOS Bambini e Unione Volontari per l’Infanzia), ad esempio, si occupa di bambini stranieri arrivati da poco tempo in Italia e che hanno bisogno di imparare l’italiano. Anche le mamme possono essere accolte nella relazione. Spesso succede che siano i figli stessi a far da tramite tra i genitori e il resto del mondo. Avvertire questa necessità come una risorsa che permetta un avvicinamento a chi educa i propri figli, costituisce la molla del progetto stesso.

L’esperienza de “L’albero dai mille colori” è stata raccontata in un cortometraggio con la regia della giovane Greta Rossi. La proiezione è avvenuta presso Off Campus, uno spazio del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani (partner del progetto Sconfini) del Politecnico di Milano. Off Campus, nel cuore del quartiere San Siro,  si propone come  luogo aperto alle relazioni e alla condivisione. A impreziosire la proiezione,  l’inserimento nel programma di Fuorirotta, un festival a tema sociale (tenutosi in una cascina ristrutturata in zona e gestita dall’associazione Mare Culturale Urbano). Si è scelta una modalità di produzione e narrazione delle storie la partecipazione di persone con progetti vitali svincolati dal tradizionale main stream giornalistico.

Ogni progetto, diventa progetto del quartiere e per questo va raccontato, insieme ai protagonisti che lo agiscono e che ne beneficiano. Sabato scorso c’erano tante persone alla proiezione e, soprattutto c’erano tante mamme con i loro bambini. Coinvolgimento e intensità emotiva per un percorso, quello de “L’albero dai mille colori”, durato 4 anni, vissuto con intensità professionale umana/relazionale e meritevole di essere esportato anche in altri ambiti.

Nel video postato, una sintesi dell’incontro organizzato dal progetto Sconfini in occasione della proiezione del cortometraggio. 

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