Ri-Belli, fiducia e relazione

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La "torta" di fragole e miele realizzata da una bambina della scuola dell'infanzia

E’ stato un anno difficile, causa pandemia, che ha limitato le attività e le iniziative. Ma “Ri-Belli”, negli istituti scolastici coinvolti nel progetto, è riuscita ad incidere e a sviluppare comunque gli obiettivi principali della propria azione al servizio delle scuole.

Ecco il bilancio dell’attività nel plesso Ecce Homo dell’istituto Vann’Antò di Ragusa, da parte dell’equipe impegnata nelle aule.

“Il primo aspetto, essenziale, è legato sicuramente all’ottimo lavoro svolto con i bambini.

Questo per via dell’attività preliminare, con segnalazioni specifiche e numericamente contenute.

Un’azione che si è sviluppata sia nella scuola dell’infanzia, dove abbiamo seguito quattro bambini, alcuni con criticità anche piuttosto importanti, sia nella primaria, dove abbiamo svolto un’ottima attività di affiancamento, sia nelle scuole medie, dove le colleghe psicologhe hanno seguito alcune classi dove si riscontravano alcune criticità relazionali dovute, principalmente, alle differenze socio-culturali tra i ragazzi presenti.

Un ottimo lavoro di squadra, grazie in particolare alle mediatrici Sonia Abdallah e Joana Palla, che ci ha consentito di svolgere una serie di dinamiche, anche molto importanti e particolari, che hanno raggiunto dei risultati inattesi e positivi, con riflessi anche sull’attività didattica.

E’ chiaro che l’emergenza Covid ha impedito un’azione con gruppi misti, cioè bambini e ragazzi della stessa fascia d’età ma di classi diverse, che avrebbe consentito di ottimizzare i tempi e gli interventi.

Ma l’entusiasmo e la voglia di incidere che hanno contraddistinto l’equipe, hanno rappresentato un valore aggiunto fondamentale che ha dato un’impronta decisiva per il raggiungimento degli obiettivi previsti.

Soprattutto i docenti hanno notato il nostro entusiasmo e la forza che abbiamo messo nel fare il nostro lavoro, e questo, per tutti noi, è un grande motivo d’orgoglio; anche perchè, feed-back positivi danno coraggio e forza ulteriore per l’impegno quotidiano.

A questo si aggiunge il rapporto di fiducia, che è andato anche oltre, in alcuni casi, il semplice confronto professionale (facendo nascere delle belle amicizie), e che ci ha permesso di lavorare con serenità e profitto all’insegna di una bella relazione che è il “sale” di un impegno di squadra sicuramente difficile nel quotidiano.

Tra gli obiettivi ancora da raggiungere, sicuramente, figura il rapporto con le famiglie. L’emergenza Covid ci ha impedito di sviluppare, al meglio, questa parte dell’azione negli istituti scolastici, anche se non sono mancati i risultati positivi anche in questo senso.

E’ chiaro che un lavoro ancora più ampio con le famiglie consente, per i bambini, di aumentare la loro maggiore autonomia nel gruppo classe, il rispetto delle regole e attività mirate che aiutino tutti gli agenti educativi coinvolti a raggiungere i migliori risultati educativi e non al servizio dei bambini e dei ragazzi”.

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