Il progetto Respiro a un anno di attività: cosa abbiamo fatto

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È passato più di un anno da quando abbiamo dato il via ufficialmente al progetto Respiro. In questi mesi abbiamo lavorato, studiato, cercato di capire il fenomeno e messo in campo tutta una serie di attività per offrire risposte concrete.
E qual è lo stato attuale della situazione?

I nostri dati, basati sulla situazione al 31 dicembre 2022, ci parlano di 205 orfani con cui siamo entrati in contatto. Di questi, 78 sono stati al momento soltanto identificati, 64 agganciati e 63 già presi in carico per le attività progettuali.

I 63 già presi in carico sono quegli orfani coinvolti, insieme ai loro caregivers, nelle azioni del progetto secondo un modello di intervento “multiagency trauma informed“, con l’adesione formalizzata da parte dei caregivers.

Gli interventi e le attività messe in campo sono:

    • percorsi di psicoterapia
    • doti educative (con specifici progetti educativi)
    • valutazione degli adattamenti psicosociali
    • interventi a scuola (laboratori con gruppi classe degli orfani e insegnanti)
    • attivazione di “protocolli operativi onerosi” con associazioni/enti/gruppi di prossimità
    • intervento/supporto domiciliare di tutor di resilienza e assistente sociale

 

 

Per i crimini domestici dell’ultimo anno si è attivata anche l’équipe di emergenza, secondo il modello dei «piccoli passi verso gli orfani speciali» e compatibilmente con gli «scenari» investigativi e giuridico/legali.Per quanto riguarda invece le famiglie degli orfani presi in carico, sono in atto una o più attività di sostegno:

              • sostegno per l’accesso ai benefici della L.4/18
              • sostegno per l’accesso ai benefici di altre normative regionali
              • percorsi psicoterapeutici
              • sostegno/accompagnamento psico-sociale nella relazione tra i familiari e con i familiari dell’ «altra parte»
              • sostegno alla genitorialità/ruolo educativo
              • sostegno/accompagnamento attraverso i «protocolli operativi onerosi»
              • sostegno/collaborazione con le comunità residenziali che accolgono gli orfani

             

            Infine continuiamo a monitorare nelle sei regioni interessate dal progetto il fenomeno della violenza domestica, che purtroppo non accenna a diminuire, predisponendo le équipe pronte a intervenire laddove si renda necessario, mentre sono in partenza i percorsi formativi per gli operatori e le diverse categorie che vengono in contatto con gli orfani.

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