Resiliamoci, 500 i minori del cratere sismico supportati in attività educative. Il bilancio.

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Al termine il progetto che ha visto in rete 39 partner del Terzo settore:  coinvolti  62 Comuni del cratere sismico grazie a tantissime attività in contrasto alla povertà educativa. Gli organizzatori: “Si è dato vita a una mobilitazione fitta e capillare che ha impresso anche nuovo slancio all’associazionismo del territorio”. Il 19 settembre ultimo incontro ad Amandola.

ANCONA – Si è formalmente concluso Resiliamoci, progetto rivolto ai minori dell’area terremotata marchigiana, che grazie alla sua programmazione vasta e capillare dal 2017 ha coinvolto direttamente e in maniera continuata ben 500 bambini e adolescenti, ha dato supporto alle loro famiglie e alla comunità educante e inoltre ha raggiunto con le proprie iniziative più di altri 1500 ragazzi, grazie a una mobilitazione che ha preso luogo in 62 Comuni del cratere sismico, nella provincia di Macerata, Fermo e Ancona. “Resiliamoci – Resilienza Mobilitazione e Opportunità per Crescere Insieme”, è un progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, iniziativa “Aree Terremotate 2017. La mobilitazione ha avuto l’obiettivo di contrastare il pericolo della povertà educativa, così reale in un’area dove la comunità è stata messa a durissima prova prima dal terremoto del 2016, poi dallo spopolamento e quindi dal Covid. Gli interventi di Resiliamoci hanno preso forma attraverso un vasto e multiforme calendario di attività, reso possibile dalla rete dei 39 partner di progetto. Laboratori didattici, campi estivi, incontri, attività di doposcuola e di supporto educativo domiciliare sono alcune delle iniziative promosse negli ultimi tre anni e mezzo. A esse si sono affiancati sportelli e consultori per la famiglia, incontri di formazione e laboratori pedagogici per genitori ed educatori, grazie ad attività in presenza, anche rimodulate a distanza con il manifestarsi delle fasi più acuta della pandemia.

Il gruppo di coordinamento è stato formato dalla capofila di progetto, OPERA onlus, insieme a COOSS Marche Onlus e CSV Marche, realtà che hanno prestato il loro lavoro di amministrazione delle risorse, supporto alle associazioni, comunicazione, monitoraggio. Protagonista è stata tutta la fitta rete di partner del Terzo settore, formata da 39 enti fra cooperative, associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, scuole, comuni e Ats delle province di Macerata, Fermo e Ancona.  In un lavoro che ha richiesto molto dialogo, condivisione e una visione comune, soprattutto al momento di ridefinire le attività di progetto con l’avvento della pandemia.

“La mobilitazione di Resiliamoci è stata intensa e capillare, in un territorio che era già in difficoltà prima del terremoto e che col Covid ha amplificato le proprie fragilità sociali e il rischio di isolamento – spiega Fabio Alessandrelli, presidente della capofila Opera onlus –  Grazie a Resiliamoci siamo intervenuti fin nei Comuni più isolati del cratere sismico con un fitto programma di iniziative in contrasto alla povertà educativa. Sono stati incrementati servizi esistenti e create nuove opportunità. La stessa rete associazionistica che ha dato vita a Resiliamoci ne è uscita rafforzata, così da poter stare accanto alle comunità dell’entroterra marchigiano con più efficacia, a partire dai cittadini di domani, i bambini e le bambine”.

Alcune delle attività della mobilitazione, volti e protagonisti si possono conoscere grazie al documentario “Resiliamoci. Storie di contrasto alla povertà educativa nelle aree del sisma”, realizzato da Lorenzo Raponi di Officine Mattòli nell’ambito del progetto e disponibile in streaming sulla pagina Facebook di Resiliamoci e sul Canale Youtube di CSV Marche.

L’ultimo appuntamento è previsto domenica 19 settembre ad Amandola, in un incontro già programmato a fine agosto ma rimandato per maltempo. In quella occasione gli studenti dell’Istituto Mattei mostreranno alla cittadinanza i risultati del loro laboratorio per la riqualificazione dell’ex stazione ferroviaria di Amandola, realizzato grazie a Resiliamoci. Il progetto è stato condotto da Opera onlus con la partecipazione di L’Associazione La Fenice. I rappresentati di La Fenice presenteranno inoltre le numerose iniziative realizzate grazie ai corsi per ragazzi attivati con Resiliamoci, di canto, fumetto, teatro, musica e altro. L’incontro è in piazza Risorgimento, tra le 16 e le 19.

 

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