Sport, ecologia e sociale. Spazi per capire le emozioni

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Riflettere su futuro, ambiente e resilienza per accrescere la propria consapevolezza e imparare a capire le proprie emozioni, socializzando.  I laboratori organizzati  per Resiliamoci da Cooperativa Opera, tutt’ora in corso, sono rivolti a tre differenti fasce di età, per bambini e poi giovanissimi fra i 5 e i 17 anni che vivono nella zona del cratere sismico, in provincia di Macerata. I circa cinquanta bambini coinvolti si sono intrattenuti con giochi, sport, un torneo di calcetto e uno di basket e poi attività volte al consumo etico, al riciclo, all’agricoltura sociale, a stili di vita che promuovono il benessere psico-fisico, l’integrazione e la sana competizione. Momenti formativi che, fondati sui valori dello sport e delle tematiche ambientali, si sono incentrati su un obbiettivo: formarsi e divenire capaci di riconoscere la propria emotività. Non sono mancate poi le gite, per conoscere i luoghi del territorio dove si fanno attività per il sociale, per l’ambiente e per l’inserimento di persone con disabilità. E sportelli per giovanissime e famiglie che si avvicinano al mondo del lavoro, così da dare maggiore consapevolezza a chi è alla ricerca.

Oggetti dal laboratorio di riciclo Archimede

Giochi e resilienza

Proprio perché esperienze emozionali di grande impatto, anche le conseguenze e il ricordo del terremoto sono stati al centro della riflessione. Nel corso dei giochi, degli incontri e delle attività si è approfondito il concetto di resilienza, rielaborando quanto accaduto negli eventi sismici del 2016.  I ragazzi hanno una memoria ancora molto forte e nitida di quella esperienza e dei cambiamenti che ne sono scaturiti, fra sfollamenti, case inagibili proprie o di persone a loro prossime, spopolamento dell’area e incertezza nel futuro. Le attività del laboratorio hanno dunque affrontato quella dimensione attraverso il confronto con emozioni e sentimenti simili. Proprio partendo dal concetto di resilienza, grande importanza è stata data alle strategie da mettere in campo per rispondere il modo lucido agli eventi negativi. Si è trattato di un’importante occasione di confronto, che ha favorito la socializzazione fra i ragazzi.

Scoprire il territorio. Le gite negli spazi del sociale.

Le attività laboratoriali hanno poi previsto, e continuano a prevedere, una serie di visite e gite. Come quella al laboratorio di Archimede, a Matelica, gestito da Opera Onlus, dove si realizzano attività di  riciclo creativo e riutilizzo di oggetti usati e dove svolgono attività, tramite il tirocinio del Dipartimento di Salute mentale, delle persone affette da problematiche psichiatriche. Ecco dunque che gli incontri sono divenuti anche dei momenti di confronto, fra giovanissimi e persone con disabilità, nel segno della conoscenza reciproca e della crescita. C’è stata poi la visita alla serra che Opera gestisce a Matelica, dove per bambini e ragazzi è stato possibile vivere un’esperienza diretta d’agricoltura sociale. Per il futuro, ci sono in programma delle uscite guidate all’Emporio della solidarietà “La Sorgente” di Tolentino e San Ginesio e al Centro Caritas di Tolentino e San Severino Marche. Le visite, anche esse come i laboratori, sono tutte abbinate a momenti e spazi di riflessione,  alla socializzazione e alla capacità di esprimere consapevolmente le proprie emozioni. Coi ragazzi coinvolti fino a  parlare dei loro interessi e delle loro passioni.

Sportelli di orientamento al lavoro

Acli Tolentino nel 2019 ha realizzato attività di sportello per orientamento lavorativo ai minori e ai familiari dei minori a Tolentino. Inoltre sta lavorando,  in collaborazione con Opera, alla progettazione di laboratori di orientamento volti a favorire, nei ragazzi vicini all’ingresso nel mondo del lavoro. E questo tramite percorsi individualizzati e di gruppo, consapevolezza e coscienza delle realtà imprenditoriali e sociali presenti nel territorio. Per favorire nei ragazzi delle scelte consapevoli e ponderate

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