Letture Hula Hop: l’importanza di raccontare storie

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In questa strana estate, l’illustratore ed art director Davide Calì ha proposto di portare la lettura ad alta voce negli spazi esterni, in piena sicurezza. L’associazione Il Semaforo Blu ha raccolto l’invito e ha lanciato l’iniziativa “Letture Hula Hop”, all’interno di “Estate Insieme”, il programma di attività del progetto Radici di Comunità nel V Municipio (in particolare a Tor Pignattara e a Centocelle) di Roma.

Tutti in cerchio, ognuno in un cerchio… e la lettura è fatta! Predisponendo uno spazio di ascolto semicircolare – al fine di creare un distanziamento in sicurezza fra i bambini che risultasse meno straniante – ogni bambino è stato invitato a sedersi all’interno di un hula hop colorato, posizionato ad un metro di distanza l’uno dall’altro. E dopo le letture… giochi di anca per tutti!

La lettura condivisa

Le Letture Hula Hop erano rivolte prevalentemente ad un pubblico di età compresa fra i 5 e i 10 anni: venivano proposti albi illustrati e storie che potessero essere interessanti per un uditorio trasversale, per fascia di età ed interessi. Obiettivo del laboratorio era praticare la lettura condivisa, per educarsi all’ascolto, alla scrittura di qualità e all’immagine (avendo lavorato prevalentemente sugli albi illustrati). Altro obiettivo era la socializzazione: abitare gli spazi esterni in modo imprevisto e riappropriarsene attraverso la condivisione, anche in risposta al lungo periodo di quarantena.

Gli incontri duravano circa due ore, compresi accoglienza e congedo. I libri venivano letti secondo un metodo dialogico, e sono stati presentati testi che facessero riferimento a tematiche generali, come l’imprevisto, la libertà, i legami, la vita e la morte, il mondo dell’infanzia e quello degli adulti, la solitudine, la diversità.

Il cosiddetto metodo dialogico si basa sul rapporto che si crea fra chi legge e chi ascolta, nel quale il lettore si mostra propenso a raccogliere le osservazioni, le domande, gli interventi dell’uditorio, cercando di arricchire la riflessione riguardo la lettura in corso. Ovviamente ogni gruppo a cui si legge, ma anche ogni contesto è a sé, ed in base alla sinergia o agli obiettivi educativi e/o ludici cambierà la modalità di lettura ed anche l’attitudine con cui il lettore leggerà (in modo più o meno teatrale, intenso, agito).
Raccontare ed ascoltare storie è un’azione ancestrale e necessaria. Tanto più necessaria quando la realtà si fa complessa e la nostra anima ci chiede di ripensarla, utilizzando l’immaginazione e la fantasia come spinta verso il futuro.

I risultati

C’è stata armonia, interesse e curiosità da parte dei bimbi, quasi tutti già abituati all’ascolto e alla lettura ad alta voce, e facilità da parte dell’operatrice nello svolgere il suo compito.

Una parte degli incontri si è svolta nella Ludoteca di via Policastro, dove contemporaneamente si svolgeva il Laboratorio “…E adesso la racconto io”, dell’associazione Spiga. Si è così deciso di lasciare che i due laboratori si contaminassero, ma senza forzare la mano: chi disegnava poteva ascoltare le storie e chi partecipava al laboratorio di lettura poteva utilizzare i materiali artistici per disegnare, dopo l’ascolto delle letture.

La partecipazione agli incontri che si sono svolti all’aperto, nel Casali Garibaldi e nel casale Falchetti, purtroppo non è stata numerosa. Questa situazione ha evidenziato una problematicità legata alla comunicazione e alla diffusione delle informazioni: probabilmente entrare sotto la pelle di un territorio ed agire capillarmente richiede un lavoro lungo e paziente.

Ma i bambini che hanno partecipato alle Letture Hula Hop si sono mostrati contenti delle attività proposte, tanto che alcuni di loro ci hanno seguito da uno spazio all’altro, venerdì dopo venerdì.

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