Crescere con fiducia: il laboratorio sull’autostima a San Venanzo
di coopilquadrifoglio
Sabato 22 marzo 2025, a San Venanzo, si è tenuto un laboratorio speciale dedicato alle famiglie con bambini dai 3 ai 6 anni. L’appuntamento, curato dagli esperti di SIPSIA, ha rappresentato molto più di un incontro educativo: è stato un vero e proprio momento di ascolto, confronto e crescita condivisa. Un’occasione per riflettere insieme su come accompagnare i bambini nella scoperta di sé
Il laboratorio ha coinvolto genitori e bambini in attività pensate per rafforzare la relazione affettiva, stimolare la consapevolezza delle proprie risorse e valorizzare l’unicità di ogni bambino.
Perché parlare di autostima nell’infanzia?
L’autostima non è una qualità innata, ma un processo che si costruisce giorno dopo giorno, sin dalla primissima infanzia. Il modo in cui un bambino viene guardato, accolto, ascoltato e accompagnato incide profondamente sull’immagine che svilupperà di sé.
Nei primi anni di vita, i bambini iniziano a percepire se stessi attraverso lo sguardo e le parole degli adulti: un rimprovero eccessivo, un confronto costante con altri, o al contrario una fiducia cieca e non sintonizzata, possono minare o confondere la costruzione del sé.
È proprio per questo che parlare di autostima tra i 3 e i 6 anni significa prendersi cura di una delle basi più importanti per la crescita emotiva ed evolutiva del bambino.
Cosa è accaduto durante il laboratorio?
Durante il laboratorio, le famiglie sono state accolte in uno spazio pensato per il gioco, l’ascolto e la condivisione. Gli esperti di SIPSIA hanno guidato l’incontro con un approccio delicato e partecipato, proponendo:
🔹 Attività esperienziali e simboliche: giochi semplici ma profondi per aiutare i bambini a riconoscere i propri punti di forza, i desideri, i limiti, i successi.
🔹 Momenti di riflessione guidata per gli adulti: attraverso brevi filmati e domande stimolo, si è lavorato sulle modalità relazionali che favoriscono o ostacolano lo sviluppo della fiducia in sé.
🔹 Spazio di confronto tra genitori: raccontarsi, scoprire che alcune fatiche sono condivise e che non esistono risposte perfette, ma strade da costruire insieme.
🔹 Attività condivise genitori-figli: per rinforzare il legame, valorizzare il tempo “di qualità” e generare nuove modalità di relazione basate sull’ascolto reciproco.
Buone pratiche emerse dal laboratorio
Ecco alcuni dei suggerimenti e spunti emersi durante l’incontro:
✔️ Accogliere le emozioni del bambino, anche quelle “scomode”, senza giudizio. La rabbia, la tristezza o la paura sono occasioni per imparare a conoscersi e a gestirsi.
✔️ Evitare confronti con altri bambini: ogni bambino ha un proprio tempo e una propria unicità.
✔️ Dare valore al processo, non solo al risultato: lodare l’impegno e non solo il successo, insegna che il valore non dipende dalla performance.
✔️ Offrire responsabilità adeguate all’età: far sentire il bambino capace, utile, competente. Anche piccoli gesti (come vestirsi da solo o aiutare a preparare la tavola) nutrono l’autonomia e la fiducia.
✔️ Essere presenti, non perfetti: i bambini hanno bisogno di adulti che ci siano davvero, con ascolto autentico, non di supereroi infallibili.
Un momento prezioso di relazione e consapevolezza
Il laboratorio ha lasciato in tutti i partecipanti – grandi e piccoli – una traccia concreta di cura e attenzione. In un tempo in cui i ritmi frenetici mettono spesso in secondo piano il tempo della relazione, questi momenti rappresentano una boccata d’aria per rimettere al centro ciò che conta: la crescita emotiva dei bambini e la qualità del legame che costruiscono con gli adulti di riferimento.
Grazie a chi ha partecipato, ascoltato, condiviso e giocato. E grazie agli esperti di SIPSIA per aver offerto ancora una volta strumenti preziosi, concreti e profondamente umani.