Musicoterapia: a Manfredonia nuova stagione di laboratori nelle scuole

di

In partenza una nuova stagione di laboratori per bambini targati PRIMAI nelle scuole partner di Manfredonia. La Cooperativa Santa Chiara, ente capofila del progetto, a partire dal 7 novembre offrirà i seguenti percorsi di musicoterapia per minori, condotti dall’esperta Arianna La Torre.

I laboratori sono destinati a bambini dell’età evolutiva, dunque nella fascia compresa tra i 3 ai 5 anni, che frequentano i plessi A. Volta , Fieramosca e T. Abate.

Potenzialità del suono, del ritmo e della musica – L’importanza di questo percorso è legato alle potenzialità della musica che “possiede qualità del tipo non verbale, fondamentale per la comunicazione, nel caso il bambino non riuscisse a dire un qualcosa. Crea un’ambiente rasserenante -spiega l’esperta La TorreFacilita la tolleranza allo stress (ridurre la paura, la rabbia, la frustrazione, iperattività, passitività e nervosismo). Aumenta l’autostima (ridurre l’insicurezza e inadeguatezza e la fiducia verso gli altri) e la scoperta delle potenzialità del bambino, gratificandole e rinforzarle”.

Il suono, invece, “facilita l’organizzazione dello sviluppo neurologico ,mediante il canto (inventando canzoncine melodie). Può diventare un mezzo utile per imparare la lingua in maniera più divertente può migliorare il benessere. Favorisce e ristabilisce l’armonizzazione del tempo interiore con quello esteriore”.

Le lezioni gruppali di musicoterapia del progetto PRIMAI favoriscono, inoltre, una socializzazione migliore: “Il gruppo aiuta la rispettare delle regole per una buona convivenza (come giochi in cui bisogna rispettare il proprio turno) e crea situazioni di divertimento e svago”, prosegue il racconto.

STRUMENTI A SUPPORTO DEL LABORATORIO – Gli strumenti usati nelle lezioni sono funzionali ai modelli di musicoterapia ed esercizi musicali che si intende utilizzare. Essi sono sia melodici che ritmici e di vario genere e dimensioni, così che i bambini possano essere liberi di scegliere lo strumento che più li identifichi. La maggior parte degli strumenti saranno a doppione in modo tale da proporre un rispecchiamento o comunque suoni simili ad altri strumenti. Anche  l’utilizzo del corpo sarà importante per favorire il contatto con se stessi e con lo spazio circostante.  I membranofoni e idiofoni  saranno necessari per dare ritmo: Rain stick, ocean drum , thunder drum, campana tibetana e tamburo saranno utili per dare un clima di tranquillità, regressione e ricreare suoni dell’ambiente intrauterino.

Simile è il glockenspiel che ha un suono che riporta alla memoria l’infanzia (simile al carillon), perciò molto vicino al mondo dei bimbi .  Infine strumenti melodici come tastiera, chitarra e ukulele, saranno utili nella creatività di giochi e canzoni.

OBIETTIVI DEL LABORATORIO

Area relazionale (dominio comunicativo ed affettivo-altro): migliorare la qualità del percorso del bambino (sostenendolo, valorizzandolo e gratificandolo). Attraverso la musica, ovvero dei “giochi sonori”, si mira ad abbassare il livello tensionale per diminuire il disagio che i bambini provano. Un altro obiettivo è  favorire la comunicazione – sonora e verbale- nel gruppo. Oltre ad instaurare un rapporto di relazione tra bambini è importante instaurare un buon livello di empatia tra docente e bimbi, creando un clima di fiducia reciproca.

Area fisioneuronale (postura-dominio motorio-spanattentivo-stereotipie-sensorialità-altro): stimolare la sensorialità attraverso l’uso della voce, del corpo e strumenti; facilitare l’organizzazione dello sviluppo neurologico mediante la musica e il canto (inventando canzoncine melodie); stimolare ed attivare l’attenzione mediante giochi e attività musicali,  facendoli divertire e sentire a proprio agio.

Area cognitiva e comportamentale: dare al bambino un senso di controllo e padronanza della situazione mediante giochi di ruolo e rispristinare una situazione di armonia psicofisica: aumento della tolleranza allo stress ( ridurre la paura, la rabbia, la frustrazione, iperattività, passitività e nervosismo); aumento dell’autostima (ridurre l’insicurezza e inadeguatezza e la fiducia verso gli altri); scoperta delle potenzialità del bambino, gratificandole e rinforzarle.

 

NB. La foto di archivio si riferisce ad altre annualità di laboratori di musicoterapia realizzati dal progetto PRIMAI

Regioni

Argomenti

Ti potrebbe interessare

Nei laboratori di Musicoterapia di Manfredonia: “Una music Battle per sperimentare i suoni”

di

Di Maria D’Oria* – In un’aula colorata e accarezzata dai raggi del sole, mercoledì 10 ottobre ho iniziato nuovamente i laboratori musico-didattici...

Educazione musicale e bimbi speciali: l’esperienza di Maria D’Oria a Manfredonia

di

Di Maria D’Oria* – Quando al termine musica associamo quello di disabilità, la nostra mente pensa immediatamente alla Musicoterapia. Ovviamente è da riconoscere come...

PRIMAI, riparte il laboratorio di Musicoterapia nelle scuole di Manfredonia

di

Contributo a cura di Isabella Ciociola*- Quest’anno il laboratorio di musicoterapia del progetto PRIMAI, sul territorio di Manfredonia, riparte con la musicoterapeuta...