La Psicomotricità entra in scena: a Sora i bambini “mostrano il loro talento”

Di Miriana Perruzza* – “La felicità si trova nel sorriso di un bambino”. Questa vecchia frase oggi risuona come messaggio di speranza dopo mesi lunghi e pesanti. E’ proprio con questo spirito che gli operatori del campo estivo, che si sta svolgendo presso la ludoteca “La fortezza dei sogni” di Sora, hanno organizzato con tutti i bambini un vero e proprio talent show in cui potesse essere trasmessa al pubblico quell’energia positiva di cui noi operatori ci siamo nutriti per mesi grazie alla vicinanza dei bambini.

Questo talent show ha avuto come obiettivo l’espressione delle doti di tutti i piccoli: dal ballo al canto, dalla recitazione alla presentazione. Ogni operatore ha potuto concentrarsi su un gruppo di bambini affinché le peculiarità delle loro personalità venisse potenziata al meglio.

LA PSICOMOTRICITA’ AL CENTRO DEL PERCORSO – Una parte di questo talent è stata dedicata alla psicomotricità, attività presente nel progetto PRIMA I. I bambini del campo estivo svolgono attività di psicomotricità settimanalmente presso la ludoteca stessa e dunque, per me e la mia collega Roberta Lombardi, non è stato difficile preparare con loro la sequenza di movimenti da presentare nella serata finale. Ciò che invece è risultato complesso è stato spiegare ai bambini cosa sostanzialmente fosse la psicomotricità.  Utilizzare termini tecnici in questo caso non avrebbe sortito alcun effetto, perciò abbiamo deciso di comune accordo di chiedere ai bambini cosa fosse per loro questa disciplina. 

E’ stato davvero interessante ascoltare le innumerevoli spiegazioni che ognuno di loro ha espresso. I più piccoli hanno definito la psicomotricità con un movimento come “saltare”; “rotolare” o con un’azione “ordinare i colori”; “capire quale è destra e sinistra”. Mentre i più grandi hanno saputo argomentare: “la psicomotricità è un percorso in cui si gioca per imparare” (Antonio,8 anni). Tutte queste risposte sono state stimolo per noi  tanto da decidere di far presentare l’esibizione di psicomotricità proprio ad un bambino con il suo lessico e la sua spontaneità.

Ciò di cui ci siamo convinti è che spesso i tecnicismi e le parole altisonanti non fanno altro che allontanare le persone da ciò che vogliamo esprimere. Dunque il modo migliore di presentare questa disciplina che si è affacciata da poco nel nostro territorio è l’uso di una comunicazione diretta e semplice, proprio come quella di un bambino. A questa presentazione in pubblico seguirà un percorso incentrato sul tema delle emozioni e sostanzialmente tre: gioia, rabbia, tristezza.

Stiamo lavorando da tempo sulle emozioni in quanto sono il motore che guida le nostre azioni. Ogni bambino confrontandosi con le emozioni proposte impara a riconoscerle e a familiarizzare con tutte le loro sfaccettature. 

Questo processo di conoscenza è effettuato attraverso il gioco, inteso non come pratica fine a se stessa ma come uno spazio fisico e mentale del bambino che, giocando, entra in contatto con le sue emozioni, le sue esperienze, i suoi desideri, i suoi limiti e le sue difficoltà. L’ itinerario di maturazione che si costruisce con questa attività considera sempre la spontaneità e l’unicità del soggetto, rispettandolo nelle sue inclinazioni e doti.

Tutto questo fantastico percorso di apprendimento e crescita ha avuto la sua prima espressione pubblica venerdì 7 Agosto con la serata speciale del talent organizzata negli spazi della ludoteca “La fortezza dei sogni”. Un vero successo e grande soddisfazione per noi operatori: gli adulti si sono potuti regalare un po’ di spensieratezza e di leggerezza mentre i bambini hanno mostrato il loro entusiasmo e la loro grinta sul palco e non solo!

*Operatrice volontaria associazione “Il Faro” Sora