“A Sora si cresce a suon di musica”, la testimonianza di Liliana Zanghì (ass. Verso Nuovi Orizzonti)

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Di Liliana ZanghìMi chiamo Liliana Zanghì e sono la referente del Progetto P.R.I.M.A. per l’Associazione di Volontariato Onlus Insieme Verso Nuovi Orizzonti, la quale dal 19 marzo ha attivato un laboratorio di MUSICOTERAPIA per bambini di età compresa tra 3 e 6 anni che frequentano le seguenti scuole materne del Comune di Sora: Istituto comprensivo Cicerone, Istituto comprensivo Sora 2, Istituto comprensivo Sora 3.

Io mi occupo nello specifico di gestire l’organizzazione delle attività di progetto di cui Nuovi Orizzonti è promotrice, qualche settimana fa però ho proprio sentito forte il desiderio di toccare con mano quanto si stava realizzando; ho così deciso di partecipare ad uno dei nostri laboratori di musicoterapia all’interno dell’Istituto comprensivo Sora 2.

L’esperienza è stata bellissima, vedere questi bambini ridere spensierati mentre sperimentano l’ascolto vero, il fare le cose insieme agli altri e non da soli, l’ esprimere i propri bisogni e il sentirsi profondamente ascoltati, è stato davvero meraviglioso. Non potrò mai dimenticare però un episodio preciso, prima dell’inizio del laboratorio mi era stato chiesto di avere una particolare cura verso un bambino un po’ problematico che non era mai riuscito ad integrarsi attivamente durante il laboratorio, e che restava spesso in disparte a giocare da solo col suo monopattino mentre tutti gli altri bambini lavoravano insieme.

Una volta iniziato il laboratorio, mi misi anche io in disparte a giocare con questo bambino, che sembrava essere totalmente disinteressato rispetto a quello che stava accadendo in aula. Tutti gli altri bambini erano alle prese con vari strumenti musicali e dunque concentrati a sentire quali e quanti diversi suoni potevano venirne fuori, improvvisamente però questo bambino abbandona il suo monopattino, si mette al centro del cerchio ed inizia a cantare a squarciagola sulla melodia prodotta da tutti quei piccoli musicisti. Assistere a questa scena è stato un dono immenso, ho avuto una prova tangibile di come la musica riesca ad arrivare davvero oltre e a toccare le corde più profonde della nostra anima. Vedere questo bambino, che per più di mezz’ora era stato in disparte e chiuso in sé stesso, liberarsi completamente esprimendosi in un canto improvviso e spontaneo è stato davvero emozionante ed arricchente; ancora una volta ho imparato che sono i più piccoli ad insegnarci.

Sono profondamente felice di questo progetto perché le attività che proporremo dureranno per i prossimi 3 anni per cui ci potrà davvero essere modo di valorizzare l’intelligenza emotiva e il self empowerment di questi bambini e soprattutto dar loro modo di entrare in relazione, e di sperimentare un clima sereno nel contesto scolastico, a nostro avviso una condizione fondamentale per una crescita sana.

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