Beni comuni, rigenerazione urbana, cambiamento climatico e sustainable development goals
di interazioniurbane
Il nostro primo laboratorio di martedì 13 aprile 2021 su “Cura dei beni comuni e rigenerazione urbana”
Dopo aver ascoltato i racconti di Noemi e Michela (le meravigliose formatrici dell’Associazione Tor Più Bella con cui abbiamo la fortuna di collaborare) sui laboratori di educazione alla partecipazione, non vedevamo l’ora anche noi (Elisa Maceratini ed Elena Lucia) di Interazioni Urbane (IU) di iniziare i nostri laboratori di rigenerazione urbana con i ragazzi della Scuola Media Melissa bassi di Tor Bella Monaca!
Prima zona gialla, poi zona rossa, poi arancione…e finalmente il 13 aprile scorso la campanella ha suonato anche per noi e siamo entrate nella II A e nella II B munite di mascherine, cartelloni, fogli colorati e i nostri amati pennarelli!
Dopo una prima fase di restituzione con l’ascolto dei bellissimi podcast registrati da Noemi e Michela, con le voci dei ragazzi che raccontavano la loro esperienza con i laboratori di educazione alla partecipazione, ci siamo presentate e gli abbiamo raccontato cosa facciamo per la nostra città da oltre 10 anni, lavorando con le comunità locali sullo spazio pubblico, l’economia circolare e l’inclusione sociale.
I temi del giorno erano beni comuni e rigenerazione urbana: due tematiche fondamentali per noi, per trasmettere ai ragazzi consapevolezza sul valore del territorio, ma un po’ seriose…
Il nostro obiettivo era quello di sensibilizzare i ragazzi alla cura e rispetto della città e dello spazio pubblico come bene comune e farli sentire cittadini consapevoli anche alla loro giovane età.
La nostra sfida quindi era: “come facciamo a fare appassionare i nostri nuovi amici dodicenni di Tor bella Monaca ai beni comuni e alla rigenerazione urbana senza annoiarli?”
Non era una cosa semplice! 🙂
Per coinvolgerli abbiamo usato la metodologia dell’edutainment, una tecnica del gaming applicata in ambito educativo. Come diceva il pedagogo russo Lev Vygotskji,
“l’integrazione dell’attività ludica nella didattica può portare vantaggi ad ogni età, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo di competenze. Attraverso il gioco, infatti, lo studente conosce la realtà che lo circonda e sperimenta nuove abilità e modalità di relazione.”
Abbiamo proposto ai ragazzi il nostro gioco delle “carte dei beni comuni” e li abbiamo invitati a scegliere le immagini che per loro richiamavano il concetto di bene comune.
Da lì è partito un dibattito interessantissimo su cosa fossero per loro quegli oggetti e luoghi ed è emersa in entrambe le classi (incredibile!) la loro sensibilità nel considerare l’acqua un bene comune fondamentale, così come il cibo e la casa.
Il gioco si è concluso con le loro definizioni di bene comune e lì sono emerse tanti concetti interessanti. Per Junior il bene comune “è una cosa che fa bene a tutti ed è utile a tutti” e, come ha detto Giulia, “è un diritto di tutti”.
Dopo una breve pausa con merenda siamo ripartite parlando ai ragazzi di rigenerazione urbana. Stavolta avevamo deciso che, per semplificare la complessità di un programma di rigenerazione urbana, poteva esserci di aiuto il teatro e quindi abbiamo chiesto ai ragazzi di diventare i nostri attori della pièce teatrale “La Rigenerazione Urbana va in scena!” con tanto di copione e pubblico (noi e i professori)!
Ognuno di loro ha interpretato un personaggio, dai cittadini del comitato di quartiere al sindaco di Roma e insieme sono arrivati a ripercorrere un possibile percorso di rigenerazione urbana.
L’obiettivo di questa attività era quello di fare capire ai ragazzi che la rigenerazione del territorio è un’azione chiave nelle nostre città, quali sono gli attori che possono metterla in pratica, le motivazioni alla base di alcune scelte e i possibili strumenti per metterle in pratica.
E’ stato bellissimo vederli interpretare i cittadini che gridavano “vogliamo più spazi pubblici!” e poi ascoltare Benny, che inizialmente non voleva giocare, dire che per lei “la rigenerazione urbana è una cosa che dovrebbe capitare ogni giorno!”.
Il secondo laboratorio di martedì 20 aprile su “Cambiamento climatico e Sustainable Development Goals”
Una settimana dopo (il 20 aprile), cariche più di prima e ansiose di rivedere i ragazzi, siamo tornate tutte e quattro (Elisa, Elena, Noemi e Michela) alla Melissa Bassi dai nostri ragazzi della II A e della II B.
Stavolta oltre ai cartelloni, ai pennarelli, al proiettore, al pc, al gel per le mani e ai nostri kit di immagini a sorpresa…ci siamo portate anche un dado gigante, un set di cappellini e la nostra fotografa (Agnese) per introdurre i prossimi laboratori su fotografia e documentazione del territorio!
I temi di questo secondo laboratorio erano cambiamento climatico e Sustainable Development Goals: altri due argomenti fondamentali per il futuro delle nostre città e della nostra società in generale.
Anche qui ci siamo chieste: “come possiamo sensibilizzarli sul tema del climate change senza che comincino a sbadigliare o a tirarsi gli aereoplanini?” e allora ci è venuta in mente Greta 🙂
Una ragazza di pochi anni più grande di loro, che ha mobilitato giovani di tutto il mondo e messo davanti alle loro responsabilità i leader mondiali. E così a partire dalla storia di Greta abbiamo discusso con loro di cosa sia il cambiamento climatico, quali siano le cause e gli effetti e alla fine gli abbiamo chiesto: .
Le loro risposte sono state illuminanti perché è emersa la loro sensibilità su tante cose, dalla necessità di differenziare i rifiuti, non sprecare acqua e usare meno plastica, al fatto che bisogna andare a scuola a piedi o in monopattino (anche gli autobus inquinano hanno detto in tanti)!
Dopo aver raccolto tutte le loro idee e riflettuto insieme su che impatto possa avere consumare carne o produrre energia rinnovabile possa avere sul territorio, abbiamo fatto una bella merenda e siamo ripartiti con il secondo tema globale: i sustainable development goals.
La prof. di storia e geografia di una delle due classi gli aveva parlato dell’Agenda 2030 (un mito!) quindi alcune ragazze ci hanno raccontate entusiaste l’obiettivo che avevano scelto per il compito in classe 🙂
Avevamo imparato dai laboratori precedenti che farli muovere e giocare stimolava tanto la loro partecipazione anche su temi complessi e quindi anche per parlare degli SDG abbiamo scelto la strada del gioco…e così siamo arrivate con un dado gigante fatto da noi, dei cappellini e il “GoGoals”!
E’ stato meraviglioso!
Il GoGoals è una specie di gioco dell’oca che abbiamo riprodotto a scala umana, trasformando il pavimento della classe nel tabellone, con le caselle rappresentate dai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile. Abbiamo giocato a squadre, con i ragazzi-pedina che saltavano da un obiettivo all’altro, rispondendo a domande a quiz relative all’obiettivo sul quale erano capitati.
L’obiettivo di questo gioco era quello di sensibilizzare i ragazzi su tematiche globali, rendendoli parte attiva e consapevole dell‘Agenda urbana per lo sviluppo sostenibile.
Siamo state felicissime di vederli interrogarsi in squadra sulle domande e dare risposte cariche di significati e di risate, in un momento così complicato per tutti.
Abbiamo riso, imparato giocando e condiviso riflessioni su temi fondamentali per il futuro delle nostre città…e non vediamo l’ora di ricominciare il prossimo mercoledì con i nostri laboratori di fotografia e documentazione del territorio!
Un progetto di:
Crisi Come Opportunità, Associazione Community Organizing Onlus, Associazione Spazio x Roma, Interazione Urbane, CalcioSociale, Scuola Pop Tor San Lorenzo, Eutropian, Cooperativa Ulis
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