Che grande opportunità quest’anno per i nostri ragazzi!

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Quest’anno come oratorio “San Filippo Neri” abbiamo avuto una grande opportunità per i nostri ragazzi, il progetto “Un’opportunità per essere migliori” finanziato dall’Impresa Sociale “Con i Bambini”!!! Grazie a questo progetto siamo riusciti a mettere in moto diverse attività che hanno coinvolto, gratuitamente, tantissimi ragazzi dei quartieri Picanello – Dusmet di Catania!!! Siamo così riusciti a far trascorrere le ore pomeridiane a questi giovani nel nostro oratorio, proponendo e promuovendo lo studio, quale dovere per crescere ed educarsi alla vita, lo sport, come impegno per migliorare la propria capacità di stare con gli altri e la propria salute fisica; i laboratori, come spazio di creatività e del fare, ove si apprende divertendosi!!! Inoltre, abbiamo potuto entrare nel cuore del quartiere attraverso le attività di educativa territoriale, passeggiando nelle strade, conoscendo le persone, scoprendo una realtà spesso nascosta agli occhi di un comune osservatore. Dall’educativa siamo passati alla creazione della rete che ci ha permesso di incontrare i responsabili delle agenzie educative del territorio e i referenti dei servizi per poter pensare e promuovere interventi personalizzati sul singolo minore in difficoltà scolastica o in fase di dispersione. Il progetto si è svolto in rete con l’Istituto Comprensivo Agatino Malerba e i Servizi Sociali del Comune di Catania che ci hanno collaborato, presentandoci famiglie bisognose e minori a rischio di abbandono scolastico. La nostra prima preoccupazione è stata conoscere le famiglie, presentarci e concludere con loro un patto educativo: questo momento lo abbiamo concentrato nella fase di compilazione della scheda di adesione, tempo prezioso in cui ci siamo presentati alle famiglie e abbiamo condiviso il nostro modo di operare e di accogliere i minori, con le dovute priorità e regole di convivenza insieme. L’idea da cui siamo partiti è stata la conoscenza del progetto nei luoghi educativi del quartiere, quindi le prime attività sono state concentrate in riunioni e presentazione, programmazione e scambio di idee. Successivamente, gli educatori si sono impegnati nel conoscere le vie di quartiere, nel fare semplicemente delle passeggiate, per verificare se ci fossero minori nelle ore mattutine in giro e se si potesse tracciare una mappa dei luoghi di ritrovo, dove ritrovare sempre gli stessi ragazzi e comprendere se si potesse intervenire su singoli casi. I primi giri sono stati poco soddisfacenti, non si riusciva a tracciare un quadro chiaro e a individuare luoghi comuni: spesso si incontravano giovani, ma al giro successivo altri diversi. In questo modo l’intervento risultava sterile e privo di progettualità. Più proficui gli incontri stimolati dalle segnalazioni della scuola e dei servizi sociali che, in qualche modo, legittimavano anche la figura dell’educatore agli occhi del giovane e della famiglia. In ogni caso i giri nelle vie del quartiere e nei luoghi di maggiore afflusso sono stati continuati, anche come sprone per invitare i ragazzi a frequentare l’oratorio il pomeriggio e li costruire la relazione significativa. All’educativa territoriale partecipava anche la psicologa che traeva, tra l’altro, elementi utili per i colloqui individuali e per gli incontri di gruppo. Per quanto concerne le attività, primaria per noi la proposta del doposcuola: riteniamo, infatti, che sia molto importante che i ragazzi possano comprendere che prima occorre impegnarsi nei propri doveri di studio e poi… con ottica premiale. Il gioco, lo sport e i laboratori. Il doposcuola è stato svolto per gruppi omogenei di classe, cercando di stimolare i ragazzi a lavorare in autonomia, acquisendo un metodo di studio personale, ma anche affiancando gli studenti con maggiori difficoltà (personali o certificate). E’ stato un percorso importante di crescita: anche ragazzi disabituati a svolgere i compiti pomeridiani si sono accostati allo studio, con grande soddisfazione nostra, delle famiglie e della scuola. Grazie al progetto abbiamo proposto ai ragazzi anche le attività sportive: basket, calcio e pallavolo. La scelta degli sport di squadra in oratorio non è casuale: giocare in gruppo consente di sviluppare non solo le capacità personali, ma anche il rispetto dell’altro, la collaborazione, la condivisione, l’accoglienza… tutti valori che ci sembrano importanti da trasmettere ai ragazzi. Un percorso molto bello è stato quello dei gruppi formativi, un’esperienza di crescita e confronto, attraverso le dinamiche di gruppo, il gioco e la condivisione che spingono i giovani a confrontarsi con tematiche e problematiche della loro età, in un contesto destrutturato ma guidato a volte anche con la presenza della psicologa. Infine, i laboratori di vario tipo artistici, cucina, orto sociale, informatico e di realizzazione di scenografie sono stata occasione per lasciare ai ragazzi un momento di lavoro in gruppo assolutamente informale e creativo, ove abbiamo maggiormente puntato sul piacere di stare insieme e non necessariamente sul prodotto finale: i laboratori sono stati quindi occasione dello “stare insieme” e del collaborare per vivere il tempo insieme in maniera costruttiva. Anche i giochi di ruolo sono stati molto utili per la conoscenza di sé e lo sviluppo delle capacità empatiche. il progetto mira anche a coinvolgere i genitori nel percorso di crescita dei ragazzi. Abbiamo cercato di creare un ponte tra noi e le famiglie per evitare una delega diretta che ci rendesse autonomi responsabili del percorso da proporre ai ragazzi. La proposta è stata quindi di incontri di gruppo informali e di formazione generale alla genitorialità con temi come l’alimentazione, l’igiene dentale, i pericoli di internet, in alcuni periodi vi è stata anche la presenza della psicologa; un corso di alfabetizzazione informatica. Il colloquio individuale con la psicologa ha trovato maggiore diffidenza poiché spesso ancora si avverte il pregiudizio nei confronti della figura professionale, pertanto si è puntato su attività di gruppo. Il lavoro con le famiglie ci sembra comunque quello su cui dobbiamo maggiormente puntare nel prosieguo del progetto. Non sono mancati tanti altri momenti informali, come gioco, festa, merenda…. Insomma l’allegria che contraddistingue il nostro stare insieme!!!

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