Abbandono scolastico_cosa fa in provincia di Cuneo PARI&DISPARI?

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Abbandono scolastico in Italia

Il problema della dispersione scolastica in Italia non può essere affrontato senza conoscere le storie di ragazzi come Saro. Per molti non è reale. Non si riesce ad immaginare che un bambino di 7 anni non vada a scuola perché i genitori non lo svegliano e non lo accompagnano, nel migliore dei casi perché sono al lavoro per tutta la giornata e nel peggiore perché dormono ubriachi sul sofa. I numeri e le storie intorno a questo fenomeno però dimostrano come il welfare italiano e l’ascensore sociale in Italia siano precipitati e fatichino a risalire. Va detto subito che l’abbandono prematuro della scuola non è un fenomeno facile da misurare, perché, come sottolinea il centro studi Openpolis, richiederebbe dati in grado di tracciare il percorso scolastico del singolo studente.

Fonte: Left, https://left.it/2019/09/14/banchi-vuoti-la-vergogna-degli-abbandoni-scolastici/?fbclid=IwAR2liWf_suuYeM9SNotM-_-Ra1vXGM46VebCiuf9FtO3v-HHjU0HEaaU-C8

E cosa fa il progetto Pari e Dispari per affrontare il problema della dispersione scolastica in provincia di Cuneo?

TIENIMI PER MANO

Tale azione mira ad accompagnare le fasi di transizione dei bambini fra le scuole di diverso grado. Dall’esperienza della rete di partner e dalle evidenze scientifiche, i passaggi di scuola risultano particolarmente delicati per i bambini portatori di fragilità, in quanto rischiano di non riuscire a far fronte alle maggiori “richieste” del nuovo corso di studi. Rilevante è il passaggio dalla Primaria alla Secondaria di primo grado, dove il cambio di metodi didattici e la necessità di acquisire rapidamente un metodo di studio per affrontare la maggiore complessità delle materie, rischia di “spingere” gli studenti con minore capitale culturale ai margini dei processi di apprendimento. I genitori possono, in quei frangenti, fare la differenza, in quanto figure di accompagnamento e sostegno – emotivo e concreto – dei figli  nel riorganizzarsi e affrontare le nuove sfide.

Interventi di facilitazione all’inserimento nei gruppi classi prime Scuola Primaria: ove presenti “bambini dirompenti” o con bisogni educativi speciali non ancora certificati, e quindi privi di sostegno adeguato, verranno attivati interventi educativi di facilitazione a cura di Educatori delle cooperative partner, in stretta collaborazione con gli insegnanti di classe

Percorsi di orientamento precoce e avvicinamento ai mestieri – tale attività verrà valutata – si veda lo schema presentato in BAMBINI FORTI – e coinvolgerà 3 classi V per ogni Istituto partner). Il percorso, di durata indicativa di 5 incontri, lavora principalmente su tre obiettivi: 1. Ampliare il concetto di lavoro; 2. Incrementare i comportamenti esplorativi nei confronti delle professioni rispetto ad una curiosità relativa ai possibili sé (Savickas, 2013); 3. Aumentare la conoscenza delle professioni, attraverso la possibilità di conoscere persone e visitare luoghi di lavoro.

Incontri di cura del passaggio alla Scuola Primaria: in ogni Istituto comprensivo partner, verrà organizzato a cura di un orientatore esperto, un incontro con i genitori dell’ultimo anno della Scuola d’Infanzia per ragionare sui compiti di sviluppo richiesti ai figli e sul ruolo genitoriale di accompagnamento.

Incontri di cura del passaggio alla Scuola Secondaria di primo grado:  in ogni Istituto comprensivo partner, verrà organizzato a cura di un orientatore esperto, un incontro con i genitori degli alunni frequentanti la classe V della Scuola Primaria per ragionare sui compiti di sviluppo richiesti ai figli, sui cambiamenti che dovranno affrontare (passaggio dall’infanzia alla pre-adolescenza) e sul ruolo genitoriale di accompagnamento alla progressiva autonomizzazione degli studenti nel proprio percorso scolastico.

Laboratori di ambientamento e facilitazione del clima di classe: nei due anni di progetto, verranno realizzati percorsi di 4 incontri nelle classi prime Secondarie di primo grado degli Istituti partner (3 classi cadauno), dedicati sia all’approfondimento del funzionamento della nuova scuola (orari, materie, verifiche orali e scritte, gestione del materiale, rapporto fra insegnante e alunno, ecc.), sia alla costruzione del gruppo classe con una logica inclusiva e di creazione di un clima sereno, propedeutico per un buon apprendimento.

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