Anche Panthakù e la rete di Ai.Bi. vanno all’interrogazione

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Il protagonismo delle famiglie nelle prossime attività previste.

 

Scuola, genitori, comunità locale: saranno questi i soggetti con cui “Panthakù. Educare dappertutto”, progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, continuerà a confrontarsi per il prossimo anno, con lo scopo di contribuire a combattere le povertà educative.

Svolta la prima “interrogazione” a distanza, il progetto di Ai.Bi. e 25 partner si prepara ora a nuove ed entusiasmanti sfide, come è emerso nel corso del recente incontro di monitoraggio e valutazione. “Si è fatto il punto su quanto fatto finora e su quello che ci aspetta – spiega Gabriella Monetta, dell’area gestione e sviluppo progetti della Fondazione Carisal – Innanzitutto a Panthakù va riconosciuto di non aver mai spento i motori, neppure durante il primo lockdown, anzi di essere riuscito ad essere vicino ai ragazzi e alle loro famiglie attraverso una serie di attività ricreative e non solo. Va dato atto a tutti i partner di aver dimostrato grande compattezza, grazie alla quale è stato possibile affrontare una criticità come la pandemia”.

I giorni che verranno saranno ricchi di idee e di attività: “Di qui a breve tutte le attività saranno rimodulate e sottoposte al sì delle Dirigenti scolastiche – continua Monetta – con un’attenzione particolare che sarà rivolta alle famiglie. Sono infatti previsti interventi a favore della genitorialità nei quali la Fondazione Carisal, insieme ad Ai.Bi., svolgerà un ruolo di primo piano. Partiremo da quello che i genitori hanno vissuto durante la crisi sanitaria, invitandoli a riflettere sull’accaduto e anche sugli inevitabili limiti del proprio ruolo, attraverso una attività di dialogo e di confronto sui territori. Ci saranno – anticipa – tre eventi di lancio con altrettanti testimonial ed esperti da svolgersi in modalità digitale. I nostri interlocutori saranno le famiglie, ma più in generale i territori, aggregando anche altri genitori, oltre a quelli degli studenti coinvolti in Panthakù. Lanceremo poi una ricerca-azione attraverso un questionario, i cui risultati saranno presentati a ottobre nel corso di un evento pubblico”.

Il percorso educativo proseguirà con altri cinque momenti di formazione pensati per quei genitori che vogliono continuare un cammino per diventare soggetti attivi e dare il loro contributo alla comunità educante. Laboratori ed attività extracurriculari, decise di volta in volta con il fattivo contributo dei ragazzi, saranno dunque gli strumenti privilegiati per continuare su questo solco.

“Una grande sfida”, la definisce così anche Giulia Federici di Human Foundation, ente di valutazione di impatto del progetto: “L’incontro di monitoraggio ha rappresentato un momento di crescita e di approfondimento per tutti, oltre che una preziosa occasione di confronto – dice – Ci siamo concentrati sul processo delle azioni svolte, con un focus sulla rimodulazione delle attività reso necessario dall’emergenza sanitaria. Come tutte le crisi, anche questa è stata un’opportunità per tirare fuori nuove energie e nuove idee, che hanno fatto sì che non ci si sia fermati anche nei momenti di maggiore difficoltà. Quello che vale la pena di sottolineare è la grande coesione tra tutti i partner della filiera e l’aver stabilito di canalizzare le energie, nel corso di questa terza annualità, nelle attività di accompagnamento che saranno rivolte ai genitori”.

 

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