Convegno “O.L.T.R.E. l’Approdo: Giovani migranti verso l’autonomia tra sfide e risorse”

di

Il 12 novembre 2024, nella splendida cornice di Sala Paladin a Palazzo Moroni, Padova, si è svolto il convegno “O.L.T.R.E. l’Approdo: Giovani migranti verso l’autonomia tra sfide e risorse”, un momento di confronto e riflessione collettiva sul tema dell’accompagnamento dei minori stranieri non accompagnati (MSNA) nel delicato passaggio alla maggiore età.

L’apertura istituzionale e l’avvio dei lavori

L’incontro si è aperto con i saluti istituzionali dell’Assessora alle Politiche Sociali del Comune di Padova, Margherita Colonnello, che ha sottolineato l’importanza di progetti come questo per costruire una società più equa e inclusiva. Da qui, ha preso il via una mattinata densa di interventi, in cui esperti, professionisti e partner hanno condiviso esperienze, dati e storie significative.

Lezioni apprese e storie di inclusione

La prima parte del convegno è stata dedicata alla condivisione dei risultati del progetto e delle lezioni apprese durante i tre anni di lavoro. Barbara Maculan, della cooperativa sociale Equality, capofila del progetto, ha raccontato come O.L.T.R.E. l’Approdo abbia migliorato le condizioni di cittadinanza e autonomia di giovani migranti in Veneto e Campania, sottolineando il valore del percorso di co-progettazione con i partner e i beneficiari.

Successivamente, altri esperti hanno approfondito temi fondamentali. Francesco Mason ha illustrato le sfide della regolarizzazione, mentre Nicola Costagliola, di Gesfor Napoli, ha spiegato l’importanza dell’orientamento al lavoro per facilitare una transizione verso l’autonomia economica. Marco Angelini, della Comunità dei Giovani di Verona, ha discusso le difficoltà legate all’autonomia abitativa, evidenziando soluzioni concrete, mentre Andrea Rossi, di COGES Don Milani di Venezia, ha parlato del ruolo essenziale delle relazioni umane per supportare l’inclusione.

Un contributo particolarmente significativo è stato quello di Glauco Iermano, della Cooperativa Dedalus di Napoli, che ha descritto il ruolo del Peer Educator, una figura di snodo fondamentale per costruire fiducia e facilitare la comunicazione con i giovani beneficiari.

Grazie a questi interventi, siamo riuscite/i ad affrontare il tema dell’accompagnamento all’autonomia dei minori stranieri non accompagnati nel delicato passaggio alla maggiore età in maniera corale e integrata. È stata per tutti noi la migliore conclusione di un percorso di tre anni che ci ha rivelato quanto sia necessario agire a un livello di intervento integrato tra pubblico, privato e privato sociale, in un’ottica multidisciplinare e di intersezione. Questo approccio punta alla costruzione e al potenziamento di una comunità di pratica in grado di offrire risposte efficaci e sostenibili.

Sguardo al futuro: pratiche da mettere a sistema

La seconda parte del convegno si è concentrata su modelli e pratiche da consolidare e replicare. La Dott.ssa Maria D’Alisa, della Direzione Generale dell’Immigrazione del Ministero del Lavoro, ha condiviso prospettive strategiche per il futuro. Dora Artiaco, del Comune di Napoli, ha illustrato il programma PAG (Percorsi Autonomia Guidata), mentre la Dott.ssa Marina Bianchini, della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, ha raccontato l’impegno della Fondazione nel sostenere progetti con un forte impatto sociale.

Una chiusura emozionante

L’evento si è concluso con la proiezione del video “LAH – Storia di un incanto”, che ha dato voce ai giovani protagonisti del progetto, mostrando il valore di percorsi costruiti con dedizione e visione.

Un percorso che guarda avanti

Questo convegno ha rappresentato non solo la conclusione di un progetto, ma anche un punto di partenza per nuove collaborazioni e modelli di intervento. L’approccio integrato e multidisciplinare, che ha unito pubblico, privato e terzo settore, si è rivelato fondamentale per affrontare le sfide dell’inclusione e dell’autonomia.

Un sentito ringraziamento va al Comune di Padova, partner del progetto, per il supporto e l’ospitalità, e a tutti i relatori e partecipanti che hanno reso questa giornata un’occasione preziosa di dialogo e crescita comune. Insieme, continueremo a lavorare oltre l’approdo, per costruire una società più inclusiva e solidale.

Regioni

Argomenti

Ti potrebbe interessare

O.L.TR.E. l’approdo, il progetto che aiuta i giovani migranti soli a diventare grandi

di

Per i minori stranieri soli il compimento del 18° anno di età rappresenta un drammatico spartiacque tra la tutela e l’autonomia del...

Lo sport come strumento per la socializzazione

di

Tra le attività messe in campo dal progetto oltre l’approdo ci sono i percorsi di socializzazione e inclusione. Tra maggio e giugno...

Oltre il fiume

di

Marta di Associazione Mimosa ci porta lungo il fiume Bacchiglione, per il corso di SUP con 6 ragazzi del progetto Oltre l’approdo!...