Saramaria Cicero (IRSEI ETS) sulla scuola del futuro: «Serve implementare nuovi modi di fare educazione»

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Saramaria Cicero - Presidente IRSEI ETS (Istituto di Ricerca per lo Sviluppo, l’Economia e l’Innovazione)

«Attraverso il progetto “Obiettivo 4C” stiamo fornendo un contributo significativo nell’offrire strumenti innovativi in ambito educativo, promuovendo un modello formativo che coinvolga i giovani in maniera più diretta e concreta, permettendo loro di sperimentare e realizzare progetti tangibili tramite la metodologia del “learning by doing”. È ormai imprescindibile adottare nuovi paradigmi educativi, ponendo una particolare enfasi sulle discipline STEAM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Arte e Matematica) e sulle tecnologie emergenti dell’Industria 4.0. Inoltre, l’alfabetizzazione digitale deve essere riconosciuta come un pilastro essenziale per preparare le nuove generazioni a un futuro sempre più interconnesso e tecnologicamente avanzato». Queste sono le riflessioni di Saramaria Cicero, Presidente di IRSEI ETS (Istituto di Ricerca per lo Sviluppo, l’Economia e l’Innovazione), con sede a Palermo, la quale sottolinea l’importanza di un’educazione che sia al passo con l’innovazione e la digitalizzazione, rispondendo così alle esigenze di un mondo del lavoro in continua trasformazione.

Nell’ambito del progetto “Obiettivo 4C”, di cosa vi occupate?

«All’interno del progetto, IRSEI ETS ricopre un ruolo fondamentale, avendo concepito e successivamente implementato due laboratori denominati FABLAB e BIOSTEM. Questi laboratori sono stati progettati per promuovere una comprensione più approfondita delle discipline STEAM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Arti e Matematica) in istituti scolastici situati in aree rurali, spesso caratterizzate da un accesso limitato a strumenti educativi innovativi e tecnologici a causa di carenze economiche e di infrastrutture. Gli istituti coinvolti nel progetto sono principalmente quelli con indirizzo artistico-letterario e professionale, in quanto tali percorsi formativi, pur essendo di grande valore culturale e creativo, tendono a offrire minori opportunità di esplorazione e apprendimento in ambito scientifico-tecnologico. Inoltre, all’interno del consorzio, operiamo in stretta collaborazione con altri enti partner, con l’obiettivo di ampliare e diffondere il sapere nelle discipline STEAM, poiché riteniamo che una formazione integrata, che coniughi arte e scienza, sia essenziale per preparare le nuove generazioni alle sfide complesse del futuro».

Quest’anno si è concluso il primo dei tre anni: quali obiettivi avete raggiunto?

«In questo primo anno di attività, abbiamo raggiunto importanti traguardi, realizzando e completando con successo due percorsi laboratoriali per i tre plessi scolastici coinvolti. Il primo percorso è stato dedicato al laboratorio FABLAB, concepito secondo la metodologia FabLab (Fabrication Laboratory) e ispirato alla filosofia dei Makers. Questo laboratorio ha offerto agli studenti l’opportunità di trasformare le proprie idee in progetti concreti, grazie alla condivisione di conoscenze tecniche avanzate, come la modellazione tridimensionale e la stampa 3D di prototipi. Tale approccio ha permesso di sviluppare competenze pratiche e creative, fondamentali in un contesto sempre più orientato all’innovazione tecnologica. Il secondo percorso laboratoriale ha riguardato il BIOSTEM, un programma formativo incentrato sullo studio e la costruzione di turbine. Questo laboratorio riveste un ruolo cruciale, non solo per l’approfondimento delle scienze biologiche, ma anche per avvicinare gli studenti allo studio della robotica e del coding, competenze essenziali nel panorama educativo contemporaneo. IRSEI ETS ha investito nell’acquisto di turbine, che i ragazzi e le ragazze hanno potuto assemblare direttamente in classe. Questa esperienza pratica ha consentito loro di comprendere in maniera approfondita il funzionamento delle turbine, integrando teoria e pratica in un processo di apprendimento stimolante e innovativo».

Chi è IRSEI ETS?

«IRSEI ETS è un’organizzazione con sede a Palermo, dedicata non solo alla promozione dell’imprenditorialità e allo sviluppo delle imprese, ma anche all’innovazione tecnologica e alla formazione continua. Con un forte impegno nella diffusione di percorsi di apprendimento avanzati, offriamo programmi formativi mirati a potenziare le competenze in ambito tecnologico, promuovendo lo sviluppo economico e sociale. Le nostre attività si estendono su scala locale, nazionale e internazionale, con l’obiettivo di migliorare l’ambiente circostante e di preparare le comunità alle sfide del futuro».

In questi percorsi, quanto è importante la collaborazione?

«La collaborazione riveste un’importanza assoluta, posizionandosi al primo posto tra i fattori che determinano il successo del progetto “Obiettivo 4C”. Senza il contributo sinergico di tutti i partner coinvolti, la realizzazione di questo ambizioso progetto non sarebbe stata possibile. Ogni attore gioca un ruolo cruciale nel raggiungimento dell’obiettivo comune, creando un equilibrio armonioso tra competenze tecniche e soft skills. Il partenariato di progetto rappresenta il giusto compromesso tra expertise tecnologica e capacità relazionali ed è fortemente orientato al problem solving e al team building. La nostra missione va oltre la semplice fornitura di servizi laboratoriali e di formazione: collaboriamo attivamente con formatori, educatori e tutor d’aula per garantire un apprendimento efficace e innovativo. Inoltre, il nostro lavoro si basa su una stretta collaborazione con enti locali, come scuole, municipalità e altre organizzazioni, per assicurare che ogni intervento sia perfettamente integrato nel contesto comunitario, massimizzando così l’impatto sociale ed educativo del progetto».

Perché il prossimo anno uno studente o una studentessa deve iscriversi al progetto FabLab o Biostem?

«Iscriversi ai laboratori FABLAB e BIOSTEM non è solo un’opportunità per acquisire competenze tecniche avanzate in modellazione 3D e ingegneria, ma è anche un’occasione per immergersi in un ambiente stimolante e dinamico. Questi laboratori offrono un mix perfetto di divertimento, socialità e teambuilding, creando un’esperienza educativa che arricchisce non solo il bagaglio tecnico, ma anche quello personale. Inoltre, l’acquisizione di competenze digitali e tecniche attraverso questi laboratori permette agli studenti di affrontare con maggiore sicurezza le sfide del mondo moderno, caratterizzato da una rapida evoluzione tecnologica. Le discipline STEAM sono fondamentali per i ragazzi, poiché forniscono loro gli strumenti necessari per comprendere e innovare in un panorama lavorativo sempre più competitivo e multidisciplinare. Inoltre, queste esperienze educative favoriscono lo sviluppo del pensiero critico, della creatività e della capacità di problem solving, competenze trasversali essenziali per affrontare con successo le sfide future, sia personali che professionali».

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