Lavorare insieme per imparare a volare

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Tunga è la renna più piccola di Babbo Natale. Piccola e parecchio paurosa: non vola come le altre sue colleghe, terrorizzata dall’idea di staccarsi da terra. Un giorno eventi imprevedibili la costringono a trovarsi da sola, recalcitrante, a trainare la slitta. E’ così che Babbo Natale escogita un’idea: fornire alla piccola Tunga una polverina magica che la metterà, a suo dire, in condizione di spiccare il volo. E così fu: Tunga vola trainando da sola la preziosa e pesante slitta. Solo che quella polverina era, in realtà, solo polvere di zucchero….

La storia è stata messa in scena, il 18 dicembre, dai bambini delle due terze della scuola elementare Giovanni XXIII di Abano Terme. Il racconto teatrale della parabola sui nostri limiti e della possibilità di superarli, ha riscosso un buon successo di cui ci parlano, con legittimo orgoglio, le conduttrici dei laboratori pomeridiani svolti in due scuole elementari di Abano: la regista e attrice teatrale Laura Cavinato e Silvia Belotti, una delle colonne dell’associazione Domna. Altra conduttrice dei laboratori è stata Alessia Conti, presidente dell’associazione. L’attività è parte integrante del progetto Network Euganeo, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

“Siamo partiti in ottobre con due percorsi distinti, trenta bambini della Giovanni XXIII e diciotto della Busonera – racconta Silvia, dell’associazione Domna – con questa idea del teatro in inglese. Ovviamente a bambini così piccoli in inglese abbiamo proposto solamente alcuni termini, le formule rituali all’inizio e alla fine dei laboratori e le spiegazioni delle azioni poi ripetute in italiano ma sono stati sufficienti ad alimentare la curiosità dei bambini per questa lingua”.

“Il teatro è un formidabile dispositivo per apprendere mettendo in gioco la propria corporeità – spiega Laura -, all’inizio può risultare disorientante, non siamo abituati a considerare il nostro corpo, ma con l’esercizio gli esiti poi sono entusiasmanti. Proponendo progetti di teatro nelle scuole vedo che spesso, all’inizio, viene concepito come passatempo, momento di evasione che magari ruba spazio a cosa più importanti e sostanziali per l’apprendimento. Ci vuole tempo per far comprendere, soprattutto ai genitori, che non è così: fare teatro è in realtà un altro modo, se vuoi anche più profondo, di apprendere”.

Un bilancio decisamente positivo quello dei laboratori promossi dall’associazione Domna ad Abano, tanto che sia i genitori che gli insegnanti coinvolti hanno chiesto di ripetere l’esperienza l’anno prossimo. “Le insegnanti e la dirigente scolastica Barbara Stevanin, hanno sostenuto il progetto con convinzione – racconta Silvia -, e anche i genitori, dopo qualche comprensibile titubanza da parte di qualcuno, hanno collaborato aiutando i bambini a ripetere la parte o fornendo i costumi di scena”.

“Con il teatro i bambini sperimentano un difficile esercizio: esprimere la propria individualità, e nello stesso tempo, accordandosi con gli altri – ci spiega Laura -, siamo tutti assuefatti a modalità egocentriche che coinvolgono pienamente anche i nostri bambini. Preparare uno spettacolo vuol dire invece accordarsi con gli altri, acquisire autonomia, gestire i propri tempi: tutti esercizi con cui i bambini all’iniziano faticano, ma poi si appassionano”.

Nei prossimi giorni i nuovi laboratori verranno proposti ai ragazzi della scuola media Tito Livio di Teolo.

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