Consolidare e curare la rete per rafforzare e sostenere le azioni territoriali di progetto

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Durante il complesso e critico periodo del lockdown, con il trasformarsi dell’intervento educativo nei territori, con il necessario lavoro da casa, distanti dalle nostre sedi e dagli utenti, tante sono state le difficoltà da affrontare, i problemi a cui far fronte, le sfide da superare. Meno abbondanti le risorse a disposizione e così il lavoro di rete è stato lo strumento più efficace e sicuro su cui contare.

Sicuramente l’affrontare la nuova situazione ci ha costretto a mettere in campo ogni risorsa a disposizione per cercare di dare continuità all’assistenza alle famiglie, alla cura del minore ed al mandato educativo nei territori in cui operiamo. Il lavoro costruito negli anni, di creazione e rafforzamento della rete territoriale è stato il meccanismo vincete, la buona prassi sperimentata, la soluzione valida per far fronte a questo nuovo modo di lavorare.

Laddove i contatti stabili e quotidiani vengono a mancare (come quello con le istituzioni) e i rapporti con gli utenti si fanno più lontani, complessi, distanti (non solo fisicamente ma anche umanamente) l’intervento integrato, collettivo e allineato, può permettere di monitorare situazioni, elaborare strategie e sostenere le famiglie nonostante gli strumenti ridotti e la distanza fisica.

Se è vero che nel momento della criticità ci si deve mettere alla prova e sperimentare al meglio quello che nel tempo si è acquisito, la rete creata in questi due anni di progetto Nest per l’hub romana ha visto mettere in pratica con grande efficienza, dinamismo ed efficacia la propria esistenza.

In un momento in cui reperire informazioni affidabili, contattare i pochi servizi rimasti aperti, sopperire ai crescenti bisogni materiali ed educativi delle famiglie poteva essere un carico di lavoro e un mandato troppo pesante da portare a termine singolarmente, lavorare in rete ha permesso di raggiungere risultati importanti, dando una risposta immediata ed efficace ai bisogni. E’ stato così implementato il coordinamento territoriale e messe a sistema buone pratiche che prima dell’emergenza era nemmeno immaginabili.

Condividere in rete le problematiche e le risorse non solo aumenta le possibilità a disposizione ma permette di spartire il carico del lavoro, non solo fisico ma spesso emotivo, con efficacia e professionalità. Permette di ottimizzare le misurate risorse a disposizione ed evitare interventi singoli e limitati spesso riduttivi e ripetitivi.
Coordinarsi costantemente con la rete territoriale offre la possibilità di realizzare con le famiglie un vero intervento integrato, non una risponda assistenziale ad un problema imminente ma la creazione di un sistema in cui la famiglia viene accolta e resa capace di trovare strategie di medio e lungo termine per superare le difficoltà insorte. Il generale impoverimento dei nuclei e le grosse difficoltà legate al mondo del lavoro richiederanno tempi di intervento lunghi e strutturati.

Le reti territoriali di intervento dell’hub Nest di Roma si possono suddividere in 4 macro aree tra loro connesse e comunicanti: la rete dei servizi 0-6 anni; la rete dei servizi del quadrante cittadino di Roma Sud-Est; la rete territoriale delle realtà e dei soggetti coinvolti nelle attività dell’hub Nest e la rete di coordinamento nazionale del progetto stesso.

La rete dei servizi 0-6 anni del territorio per l’hub di Roma è composta dalle referenti dei due Spazio Mamme dei quartieri circostanti, Torre Maura e Ponte di Nona, dalla Tutor territoriale del progetto Per Mano e dalla coordinatrice del progetto 1000 Giorni, per noi da sempre perno del lavoro e parte fondamentale dell’equipe di lavoro interna all’hub.
Attraverso questa rete si gestiscono con efficacia le relazioni con i servizi sociali, l’attivazione dei sostegni materiali e la gestione delle prese in carico comuni: dalla possibilità di avere assistenza psicologica alla consegna di pacchi alimentari, dal centro anti-violenza alla consulenza medica, dal sostegno ai compiti all’accompagnamento in gravidanza.

Specialisti, tecnici, operatori, esperti, hanno contribuito con: produzione e diffusione di materiale informativo utile durante il periodo di isolamento; interventi individuali di sostegno alle famiglie; monitoraggio delle situazioni più complesse; consulenze specialistiche a sostegno di persone singole e\o dei nuclei famigliari fragili.

La rete del coordinamento nazionale di Nest è il timone che guida la rotta. I costanti momenti di monitoraggio e supervisione rafforzano il senso generale dell’intervento e il valore del lavoro sociale e collettivo soprattutto in un momento così faticoso in cui il distanziamento sociale ha messo a dura prova chi lavora nel terzo settore.

L’attivazione, il rafforzamento e il costante dialogo con la rete è l’opportunità più grande che il progetto NEST mette al servizio delle famiglie, supportandole a 360° con interventi integrati.

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