Come lascia il SEGNO il “SAPERE” e il “SAPORE” delle mani?

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Le mani hanno un loro “sapere”.

Alla scuola dell’infanzia lo sanno bene: toccare, tastare, fare e disfare… il mondo lo si conosce così e così si impara ad esserne parte.
Peccato che questa convinzione  sia spesso riferita solo ai primi anni di vita, come se ciò che in tali anni si struttura non permanga per sempre.

A cosa paragonare dunque le quattro settimane vissute da una manipolo di adolescenti l’estate scorsa  all’officina dell’oratorio Corpus Domini?
A un mese di scuola?
Chissà… certo è che prendendo in mano legni ed attrezzi si impara molto; si impara dalle mani, si impara con le mani, si impara a conoscere se stessi attraverso le mani proprie e altrui.

Tutto ciò ha un “sapore”, un gusto, una bellezza tutta particolare.
Fare-insieme-ad-altri, poter dire “l’ho fatto io”, poter tornare a vedere l’opera  (una staccionata costruita con legni di recupero, una lunga panca assemblata con vecchi bancali…) e constatarne l’utilità, ecc.  Tutto ciò lascia il segno.

Don Marco Uriati – parrocchia Corpus Domini- azione PONTE Artigiani di mestiere – Parma

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