Al via il progetto nell’ I.I.S. “Il Tagliamento” – Le prime impressioni

di

Contrastare la povertà educativa e favorire l’inclusione e il benessere dei ragazzi a scuola, questi sono gli obiettivi di Lost in Education, il progetto di durata triennale che è stato presentato ufficialmente alla comunità di Spilimbergo mercoledì 5 giugno durante l’evento di lancio presso l’aula magna dell’I.I.S. “Il Tagliamento”.

All’incontro sono intervenuti: il Sindaco di Spilimbergo Enrico Sarcinelli,  la Past President Comitato UNICEF di Pordenone Emiliana Moro, Virginia Meo –  Project Manager UNICEF Italia, Nicoletta Comuzzi – rappresentante di sede dell’Istituto, Fabia Mellina Bares – Garante Regionale per i diritti dei bambini e degli adolescenti, Marino Marchesin – Consigliere con delega alle Politiche Giovanili di Spilimbergo e alcuni rappresentanti degli studenti delle classi coinvolte. A moderare l’incontro, l’equipe territoriale formata da Marianna Colonello (community manager) e Francesca Floreani (formatrice) che, durante tutto il percorso, sarà il collegamento tra scuola, famiglie e territorio.

L’appuntamento si è aperto con i saluti istituzionali del Sindaco, che ha sottolineato l’impatto che un progetto di questo tipo potrà avere sulla comunità locale, invitata a riconoscersi come “educante e non giustificante” e a costruire un patto solidale a partire dal buon esempio dato dagli adulti.

Nel suo intervento dedicato alla presentazione del progetto (obiettivi, modalità, tappe) Virginia Meo ha ricordato che in Italia nel 2019 vivono oltre 5 milioni di persone in povertà assoluta, e che l’incidenza di questa condizione è maggiore tra i minorenni: “La povertà educativa, che spesso coincide con quella economica, significa assenza di sogni, desideri, opportunità e relazioni”. Uno degli obiettivi del progetto è quello di porre le basi per la realizzazione delle piene potenzialità dei minori, un bene comune che apparterrà e farà bene a tutti, non solo ai ragazzi.
Fabia Mellina Bares, Garante regionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ha cominciato la sua analisi definendo la povertà educativa “un tasto dolente” per il nostro Paese, in particolare a causa divario tra Nord e Sud: “E anche se i dati in Friuli Venezia Giulia sono incoraggianti, non possiamo dirci soddisfatti, dato che siamo ancora molto al di sotto degli standard che l’Unione Europea ci chiede; e di certo non possiamo dirci contenti sapendo che un minore su sette non gode pienamente dei diritti sanciti dall’articolo 29 della Convenzione di New York”.
Nicoletta Comuzzi, rappresentante di sede dell’Istituto, con il suo intervento ha voluto sottolineare l’importanza del compito degli adulti nello sviluppo delle potenzialità dei ragazzi: “accompagnare i ragazzi nel loro percorso di crescita, condurli a credere nel proprio futuro, spronarli ad avere sogni, obiettivi e un’idea di sé nel domani è il nostro compito di insegnanti, ma lo è anche di noi genitori, di noi allenatori, di noi amministratori, di noi adulti. In questo procedere hanno bisogno di conoscere se stessi, le possibilità e le opportunità rispetto alle proprie caratteristiche e attitudini e hanno bisogno di coniugare tutto questo con il proprio oggi. Nel loro quotidiano hanno bisogno di essere circondati da educatori che vedono in loro l’adulto che saranno. La madre, il padre, il compagno di lavoro, il sindaco, il cittadino. La responsabilità è grande, il ruolo educativo coinvolge tutti. L’Istituto di Istruzione “Il Tagliamento” di Spilimbergo è partner di questo Progetto perché crede nella Comunità educante. Auspica in una sinergia educativa per rendere migliore il luogo nel quale i ragazzi vivono e crescono e ne sappiano promuovere la crescita”.
Molto appassionato l’intervento di Marino Marchesin, insegnante della scuola e Consigliere comunale con delega alle Politiche Giovanili, che si è lanciato in una critica al mondo adulto: da una parte perché non sa come lasciare spazio ai ragazzi e come comunicare con loro, dall’altra perché non sa prendersi pienamente le proprie responsabilità (“siamo degli adultescenti!”). Con questo progetto l’augurio è che i ragazzi passino dall’essere “organizzati” al diventare “organizzatori”, abitatori consapevoli dei propri spazi e soprattutto attori protagonisti all’interno della comunità.

A concludere l’incontro, gli studenti delle classi coinvolte hanno presentato le attività dei laboratori fatti a scuola nell’ambito del progetto, mostrando una sintesi dei tre incontri durante i quali hanno affrontato i temi centrali del progetto (comunità, partecipazione, territorio, diritti) e hanno cominciato a gettare le basi per la costruzione della mappa di comunità. I ragazzi avranno sempre un ruolo centrale nel progetto, attori trasformativi che diventeranno i “pontieri” tra la scuola e la comunità.

La realizzazione delle piene potenzialità di un minorenne è un “bene comune” della comunità di appartenenza e ne sono tutti responsabili. L’evento è stato un primo passo per iniziare a creare una rete consapevole e pronta ad accompagnare gli adolescenti nel loro percorso di crescita, attraverso la costruzione di una Comunità Educante sul nostro territorio. A questo incontro ne seguiranno altri, il prossimo è previsto per il mese di luglio.
Con i ragazzi invece il prossimo appuntamento è a settembre, per iniziare a costruire la mappa della loro “comunità”.

(contributo di Marianna Colonello e Francesca Floreani)

Ti potrebbe interessare

Essere comunità educante – Conferenza intermedia di progetto – 7/8 luglio 202

di

In programma per il 7 e 8 luglio 2021 la conferenza intermedia di progetto. Segui la diretta streaming sul  sito UNICEF  o...

Sondaggio su COVID-19

di

Segnaliamo un interessante sondaggio sulla percezione dell’emergenza Covid-19 sui ragazzi della scuola Tagliamento di Spilimbergo. Il sondaggio, assieme ad altri documenti utili,...

Lost in Education – Si parte!

di

  Si è appena concluso il kick-off meeting del progetto Lost in Education, un incontro della durata di tre giorni presso gli...