Webinar LODLNB: Didattica ludica e gioco di ruolo nelle scuole

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Webinar LODLNB: Didattica ludica e gioco di ruolo nelle scuole

Si è tenuto mercoledì 27 maggio scorso il Webinar rivolto ai docenti delle scuole del Progetto L’Ora di Lezione Non Basta dedicato alla Gamification, una delle pratiche di innovazione didattica proposta agli Istituti partner grazie all’intervento di altissimo profilo di Lucca Crea

Lucca Crea è la società partecipata comunale lucchese che vanta quasi 50 anni di esperienza nel mondo del fumetto, del gioco, dell’animazione e che, ogni anno, organizza la nota rassegna Lucca Comics and Games, uno dei primi tre eventi al mondo in questo ambito.

Al Webinar hanno partecipato circa 70 docenti

Erano presenti Silvia Ceccarelli e Dario Dinoguida, del team di Lucca Crea, con i quali la Cabina di Regia LODLNB ha definito nel dettaglio la proposta relativa alla Gamification per gli Istituti. 

Silvia Ceccarelli, nel suo intervento, ha evidenziato in particolare che, nella manifestazione Lucca Comics and Games, gli autori presentano i lori giochi di ruolo o le loro narrazioni non portando mai lavori finiti o completamente strutturati: co-costruiscono infatti i loro mondi con il pubblico, assumendone interpretazioni e cogliendone suggerimenti. Questa caratteristica sarà mantenuta nelle scuole, dove il gioco di ruolo proposto si avvarrà costantemente del contributo creativo di studenti e insegnanti e che avrà, quindi, sviluppi inediti e non sempre prevedibili. 

Riccardo Taurisano, insegnante, esperto di gioco di ruolo, ludo animatore, è intervenuto agganciandosi alle riflessioni di Silvia Ceccarelli e ha spiegato con chiarezza in cosa consiste il gioco di ruolo, ne ha sottolineato la forte connotazione artistica e creativa, la funzione di mediatore relazionale potentissimo e di straordinario strumento per far emergere bisogni, difficoltà, conflitti, talenti, inclinazioni degli allievi. Creazione di ambienti realistici o fantastici, personaggi, “mondi”, avventure; messa in campo di strategie individuali e di gruppo per la soluzione di problemi di varia natura, superamento progressivo di ostacoli e limiti, accesso a dimensioni sempre nuove del setting di attività: ecco gli elementi principali del gioco di ruolo e della proposta di Lucca Crea.

Romina Nesti, ricercatrice, esperta di didattica ludica, ha posto l’attenzione sulla dimensione antropologica del gioco, antico quanto l’uomo stesso perché l’uomo gioca spontaneamente da sempre. Ritroviamo le prime tracce di didattica ludica in epoca romana e già Platone consigliava il gioco libero all’aperto per la crescita armonica del bambino almeno fino all’età di sette anni. 

Qual è dunque oggi l’aspetto di vera innovazione?

Il fatto che il gioco diventa finalmente campo di interesse della ricerca didattica, che se ne ammette scientificamente il ruolo fondamentale nell’apprendimento e nell’educazione, che gli si attribuisce un ruolo di primo piano nella costruzione della personalità. 

Spesso i docenti usano il gioco come “trucco didattico”, camuffano l’attività scolastica travestendola da gioco. Oppure usano il gioco come momento di sfogo, di intervallo tra una attività didattica “vera” e l’altra.  

Il gioco, invece, va invece curato e introdotto nella progettazione didattica proprio in quanto tale, perché muove naturalmente il soggetto, lo spinge a mettere in campo abilità, conoscenze, competenze diverse, a impegnarsi a fondo sul piano cognitivo e relazionale, a compiere sforzi significativi per procedere nell’attività. Ma cosa spinge bambini e adulti a giocare? Perché li si vede spesso assorti, coinvolti completamente nelle dinamiche e nei meccanismi del gioco? Qual è la “molla” che li motiva all’azione?

In estrema sintesi, la riposta a questi interrogativi è che si gioca per il puro piacere di farlo, soddisfando così esigenze biologiche e psicologiche primarie dell’essere umano. 

L’apprendimento in senso stretto è nient’altro che un effetto collaterale di questo piacere.

Daniele Leotta, giovane psicologo dell’età evolutiva, appassionato di gioco di ruolo fin dall’età di nove anni, racconta la sua esperienza personale di formatore e ludo animatore, soffermandosi su alcuni episodi di particolare significato avvenuti nelle classi in cui è intervenuto in questi anni. Descrive poi le attività specifiche che coinvolgeranno gli studenti e i docenti LODLNB a partire dall’anno scolastico prossimo: “Lost in the fantasy world” è il nome del gioco di ruolo che sarà proposto al secondo ciclo di scuola primaria e alla scuola secondaria. Caratteristiche del gioco: regolamento veloce da imparare sia per il master (il conduttore), sia per i partecipanti, sollecitazione di meccanismi forti di cooperazione, narrazione condivisa e interattiva, stimolazione del pensiero divergente, partenza dal mondo reale e successivo accesso, attraverso un portale, ad un “altrove”, a un mondo fantastico, riferimenti costanti ai saperi disciplinari, necessità di approfondimento delle conoscenze in vari ambiti. 

Anche ai bambini di Classe I e II di scuola primaria sarà proposto un gioco di ruolo, ovviamente più semplice, adatto all’età e alle possibilità degli allievi più piccoli.

Dunque, appuntamento nelle classi in autunno per un’esperienza vera di crescita personale e di gruppo.

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