Raccontiamo il Convegno #LiberailFuturo 2021

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Si è svolto a Roma il 14 Dicembre il Convegno promosso dal progetto #LIBERAILFUTURO dal titolo DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA VISIONI SUL FUTURO DELLE NUOVE GENERAZIONI, nell’Aula Magna dell’Università Roma Tre – Dipartimento di Scienze della Formazione.

Il Convegno ha avuto un grande successo, molti ospiti e relatori, diversi interventi e la partecipazione attiva di tanti ragazzi.

Durante il Convegno sono stati presentati i risultati qualitativi ottenuti dal monitoraggio di progetto effettuato dalla Professoressa Sandra Chistolini del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre.

Tali risultati sono stati confrontati con quelli quantitativi della ricerca effettuata da DEMOPOLIS per conto dell’Impresa Sociale Con i Bambini che finanzia il progetto #LIBERAILFUTURO.

Il Convegno è stato quindi una grande occasione per delineare e definire le nuove proposte operative per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal progetto e che potranno essere utili al potenziamento della Comunità Educante.


Tra i diversi ospiti e relatori del Convegno docenti, rappresentanti delle Istituzioni, giornalisti ed esperti che hanno trattato temi come la povertà educativa (oggi e domani), la povertà educativa dentro e fuori la rete, le politiche giovanili, la rigenerazione urbana e ambientale, la cultura e l’importanza dello sport nella vita dei ragazzi.

Un’occasione interessante per avvicinarsi ancora una volta alle problematiche giovanili e per capire come sono cambiate in quest’emergenza sanitaria da Covid 19. D’altronde il conseguente adattamento dello stile di vita delle ragazze e dei ragazzi alle misure per il suo contenimento, sta influenzando le loro scelte di vita e rischia di accentuare le disuguaglianze sociali esistenti.

Nel pomeriggio, dalle ore 14:00, si sono svolti contemporaneamente quattro workshop in cui sono stati trattati i seguenti temi:

  • La povertà educativa: quando l’apprendimento evidenzia la povertà educativa.
  • Emergenza pandemica e povertà educativa: in che modo la pandemia ha rallentato apprendimento e insegnamento nelle scuole.
  • La Comunità Educante: perché è necessario ripartire dai legami comunitari.
  • Proposte per il futuro che ci attende: gli investimenti culturali nella società in trasformazione.

E’ per questo che dai workshop è risultato che:

Il primo baluardo nel contrasto alla povertà educativa devono essere i docenti chiamati, dagli stessi studenti, a superare le proprie rigidità, acquisire maggiore dimestichezza con la tecnologia e sollecitare la dirigenza della propria scuola ad ammodernare la dotazione tecnologica, offrire più spazi di confronto individuale con ciascuno studente e interpretare il proprio ruolo, al di là della semplice didattica. Dal canto loro, gli studenti sono aperti al cambiamento e sempre disponibili a sperimentare le innovazioni immergendosi in progetti avvincenti e coinvolgenti. Comprendendo, inoltre, che talvolta i professori non hanno risorse adeguate ad aiutarli, i ragazzi ritengono sia necessario sostenere anche i docenti nei compiti formativi con corsi di qualificazione adeguati, che abbiano l’obiettivo di non lasciarli indietro rispetto alle nuove strategie di insegnamento. Le studentesse e gli studenti coinvolti nei workshop pensano, infine, che sia necessario offrire idee agli insegnanti affinché le condividano con i ragazzi e insieme siano in grado di muoversi al meglio in una comunità educante nella quale ognuno svolge un ruolo decisivo per la crescita comune.

Gli spunti per implementare il contrasto alla povertà educativa e migliorare il rapporto tra docenti e studenti vengono dalle studentesse e dagli studenti del corso di laurea in Scienze della formazione primaria dell’Università degli Studi Roma Tre, sotto l’attenta supervisione della Professoressa Sandra Chistolini. Il confronto si è tenuto nel corso di quattro workshop tematici organizzati nella seconda parte di una giornata di studio dedicata proprio alla povertà educativa e intitolata #Liberailfuturo, DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA – VISIONI SUL FUTURO DELLE NUOVE GENERAZIONI, promosso da Arciragazzi Comitato Roma e Con i bambini Impresa sociale. In particolare, i partecipanti ai workshop si sono concentrati su La povertà educativa: quando l’apprendimento evidenzia la povertà educativa; Emergenza pandemica e povertà educativa: in che modo la pandemia ha rallentato apprendimento e insegnamento nelle scuole; La Comunità Educante: perché è necessario ripartire dai legami comunitari; Proposte per il futuro che ci attende: gli investimenti culturali nella società in trasformazione.

Nelle loro proposte, gli studenti non hanno citato le Associazioni come agenti di contrasto della povertà educativa, preferendo rivolgere lo sguardo agli insegnanti e ai dirigenti. In alcuni casi hanno sottolineato il valore importantissimo della comunità educante quale luogo reale di coinvolgimento efficace in termini di cittadinanza attiva ad ampia partecipazione.

Molto importanti per offrire ai giovani strumenti di contrasto alla povertà educativa, per gli studenti, sono, secondo i ragazzi, l’attivazione di sportelli di ascolto, la ‘outdoor education’, i lavori di gruppo, lo sport e le attività extrascolastiche.

Vi ricordiamo che il progetto #LiberailFuturo è un progetto attivo che promuove una nuova cultura giovanile attraverso diversi laboratori, attività, contest e altro ancora.
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