Al Liceo Pitagora teatro per la pace, in scena la contemporaneità della Guerra di Troia

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Anche durante quest’anno scolastico il Liceo Classico Pitagora di Crotone ha dato vita al progetto “Teatro classico” in modo innovativo e coinvolgente. Attraverso la collaborazione con il progetto L’Atelier Koiné, nell’ambito dell’HUB “Quinta e Senza”, gli studenti del biennio e del triennio hanno partecipato a un laboratorio teatrale culminato nella messa in scena di un classico intramontabile: la Guerra di Troia.

Un monito contro la follia della guerra

“L’eterno che ritorna” ci riporta eroi e figure mitiche che narrano di scontri, forza e potere, uomini ed eroi. Poco è cambiato dal monito di Giraudoux e dal racconto di Omero, che attraverso i secoli continua a farci riflettere, con lucida amarezza, sul ruolo dell’uomo in relazione alla guerra, alla storia che attraversa e alla morte stessa.

Nel giardino del Pitagora, i ragazzi hanno creato un ponte con il mondo contemporaneo, cercando con trepidazione di comprendere e rivivere, attraverso i personaggi, una contesa senza tempo che ha superato i confini temporali, soffocato il presente e sottolineato la totale insensatezza di ogni conflitto. “Miserabile, lacrimosa, dolorosa, raccapricciante“: così viene descritta la guerra nell’Iliade. E su una scena spoglia, prendono vita tanti volti: Ettore, Andromaca, Paride, Elena, Cassandra, Abneos, Demokos, Ulisse e persino la Pace, tormentati dall’amara realtà e dall’illusione di poter evitare lo scontro.

Un messaggio di pace per il futuro

Nella “Guerra di Troia”, i personaggi mitici divengono moderni, cogliendo l’occasione per ribadire che la contesa va definitivamente esclusa, sigillata per sempre. La pace è l’affermazione della non violenza. E il Liceo Pitagora, come il tempio di Giano, chiude le sue porte alla follia e alla barbarie.

Particolarmente toccante il momento in cui vengono ricordate le vittime delle innumerevoli guerre e tragedie che continuano a colpire donne, uomini, bambini e bambine nel corso dei secoli:

MANIFESTANTE 1: Ettore, 1250 a.C., Troia

MANIFESTANTE 2: Astianatte,1250 a.C., Troia

MANIFESTANTE 3: Sebastiano, 288, Roma

MANIFESTANTE 4: Gaddo, 1289, Pisa

MANIFESTANTE 1: Giovanna, 1431, Rouen

MANIFESTANTE 2: Rebecca, 1692, Salem

MANIFESTANTE 3: Henry, 1918, Chaumont

MANIFESTANTE 4: Dora, 1943, Auschwitz

MANIFESTANTE 1: Giovanni, 1969, Milano

MANIFESTANTE 2: Laura, 1978, Buenos Aires

MANIFESTANTE 3: Peppino, 1978, Cinisi

MANIFESTANTE 4: Dragan, 1991, Belgrado

MANIFESTANTE 1: Carlo, 2001, Genova

MANIFESTANTE 2: Roberto, 2007, Torino

MANIFESTANTE 3: Jared, 2021, Kabul

MANIFESTANTE 4: Luba, 2022, Kiev

MANIFESTANTE 1: Ali, 2023, Cutro

MANIFESTANTE 2: Hammad, morto prima ancora di nascere, in questo momento, Gaza

Un’opera attuale e coinvolgente

La volontà di rappresentare l’attualità ha spinto il regista, Francesco Franco, a mettere in scena “Ilio Viva”, un lavoro liberamente tratto da “La guerra di Troia non si farà” di Giraudoux. Un messaggio forte e attuale, perché la guerra riguarda tutti noi. Nessuno escluso.

Un ringraziamento speciale al regista Francesco Franco e agli studenti che hanno portato in scena la rappresentazione: Angela Ferlaino, Saverio Vaglico, Michele Cavallo, Valentina Ceraso, Giada De Fine, Irene Parretta, Francesca Rispoli, Dionisia Scalera, Gianluca Scotto, Andrea Barbieri e Alba Cala.

Il progetto L’Atelier Koiné è stato selezionato da Impresa Sociale Con i Bambini, le cui numerose attività si sono svolte contemporaneamente in Calabria – curato dalla Cooperativa Agorà Kroton e dall’Associazione A. Maslow – in Sicilia e nel Lazio.

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