Tra libertà e collaborazione: il piccolo viaggio che ha fatto crescere il gruppo Iscentzias
di Progetto Iscentzias
Un viaggio che è molto più di una semplice uscita didattica: la gita organizzata per le ragazze e i ragazzi del progetto Iscentzias è stata un’occasione concreta per sperimentare in prima persona la gestione del tempo, delle relazioni e delle proprie risorse. Una giornata intensa, costruita con attenzione per offrire ai/lle partecipanti un’esperienza educativa fuori dalle aule, dove le parole chiave sono state autonomia, responsabilità e gruppo.
Si parte dalla stazione, pronti per l’avventura!
Appuntamento alla stazione ferroviaria di Serramanna-Nuraminis, dove il pullman attendeva il gruppo per accompagnarlo al centro commerciale La Corte del Sole di Sestu.
Fin dai primi momenti, l’atmosfera era quella delle grandi occasioni: entusiasmo, aspettative e la voglia di vivere una giornata diversa dal solito.
Un’ora di libertà per imparare a fidarsi di sé
Arrivati a destinazione, dopo un breve briefing con le operatrici Claudia e Luana, per ribadire regole e punti di riferimento, è stato concesso un momento di autonomia all’interno del centro commerciale: un’ora senza accompagnatrici e in piccoli gruppi per girare, esplorare e gestire il proprio tempo.
Il tutto sotto la supervisione indiretta delle operatrici, sempre reperibili e presenti in un punto fisso di riferimento.
“Non è stato facile gestire il tempo da sole e rispettare l’orario ma ce l’abbiamo fatta!” – M., 12 anni
Giocare insieme, conoscersi meglio
Dopo l’ora di libertà, il gruppo si è ritrovato per una tappa ad alto tasso di divertimento: la sala giochi. In un contesto apparentemente solo ludico, le ragazze e i ragazzi hanno potuto mettere in campo capacità di cooperazione, gestione del denaro e relazioni.
Dopo pranzo, prima della parte più immersiva del pomeriggio, le operatrici hanno proposto un’ulteriore tappa al giardino vicino. Un momento all’aperto che ha permesso di rilassarsi, continuare a fare gruppo e condividere la bellezza del tempo libero vissuto insieme.
Escape Room con visori: entra in gioco il superpotere del gruppo
Il clou della giornata è arrivato alle 16:00, al Meta Escape Room di Sestu, attività tutta in realtà virtuale.
Dopo un incontro introduttivo con lo staff, le ragazze e i ragazzi sono stati divisi in due squadre per affrontare la sfida “SUPERHEROES”: in un universo parallelo l’obiettivo è salvare l’umanità risolvendo rompicapi ed enigmi matematici, ogni componente della squadra ha dei poteri speciali ma nessuno può risolverli da solo.
“Non era solo un gioco. Dovevamo parlare, capire gli indizi insieme. Il mio superpotere non serviva a niente senza l’aiuto gli altri! Mi è piaciuto molto!“ Sara, 12 anni

(immagine tratta da Superheroes – metaescape.it)
L’esperienza ha richiesto abilità logiche, spirito di osservazione e, soprattutto, collaborazione. Solo grazie alla comunicazione e al sostegno reciproco è stato possibile superare le prove.
Anche lo staff del Meta Escape Room di Sestu è rimasto particolarmente colpito dal risultato delle squadre, soprattutto dopo aver saputo del progetto Iscentzias, lo scopo dell’esperienza e che, per molti di loro, fosse la prima occasione di incontro!
Il ritorno: un viaggio pieno di nuove competenze
“La gita non è stata solo un momento di svago, ma una vera palestra di vita. Hanno dimostrato di saper essere responsabili, attenti e pronti a prendersi cura di sé stessi e degli altri. Questo è solo uno dei tanti obiettivi del progetto Iscentzias: far crescere ragazze e ragazzi consapevoli e autonomi, anche fuori dalle aule.” Claudia, operatrice Koinòs da marzo 2024
Il pullman ha riportato il gruppo alla stazione, chiudendo così una giornata ricca di esperienze, nuove amicizie e crescita personale.
“Tra tutte le attività di questa giornata, l’escape room è stata quella più bella, perché mi piace usare il visore e visitare nuovi mondi. E sono contento di aver fatto anche nuove amicizie.” Luca, 12 anni
C’è chi è salito sul treno per tornare a casa e chi ha trovato i genitori ad attenderlo. Tutti, però, sono tornati con qualcosa in più: la consapevolezza di sapersi gestire, di potersi fidare e affrontare le sfide insieme, anche con un visore in testa.
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