Verso la nuova biblioteca di quartiere

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Un altro passo è stato fatto verso la creazione della biblioteca di quartiere, tassello importante del progetto Io Vivo Qui che vede la collaborazione di diversi soggetti con l’impegno di dare vita a una biblioteca per ragazzi creata attraverso la partecipazione dei bambini stessi, degli operatori della rete Io Vivo Qui, insieme alle persone che vivono il quartiere. Questa volta protagonisti sono stati tre momenti di formazione guidati da Barbara Schiaffino e Daniela Carucci della Rivista Andersen, da Maddalena Bartolini dell’associazione di promozione sociale La Stanza e dall’illustratrice Giulia Pastorino.

Il corso di formazione che ha coinvolto più di venti operatori – non solo interni alla Rete dei Partner del progetto – si è svolto tra febbraio e marzo 2022 in tre tappe che hanno permesso di esplorare libri significativi e di raccogliere le storie, i segni e le visioni dei partecipanti. L’obiettivo è quello di far sì che la biblioteca che sta nascendo assomigli a chi la vivrà, a chi leggerà nelle sue stanze, chi farà laboratori o organizzerà incontri. Perché questo “posto dei libri” sia fin dall’inizio della comunità che lo attraversa. Momenti in cui si è intrecciata la visione e lettura di libri per l’infanzia tra i più interessanti del panorama internazionale a momenti di laboratorio e messa in gioco coadiuvati dall’illustratrice Giulia Pastorino.

Un percorso per guardare agli spazi che abitiamo con occhi diversi e trovare le chiavi per trasformarli attraverso l’immaginazione e l’incanto anche grazie agli spunti forniti dalla letteratura illustrata contemporanea. Il primo incontro ha avuto come libro di partenza Nel mio quartiere non succede mai niente di Ellen Raskin (Terre di Mezzo, 2018), da lì è iniziato un viaggio tra i libri che raccontano le strade, la città, il quartiere che ogni giorno abitiamo. Parole lette e raccontate e immagini disegnate in gruppo che ci hanno fatto scoprire quello che ogni angolo di mondo ci può raccontare e che non tutto è quello che sembra.

Nel secondo incontro partendo dall’albo I miei vicini di Einat Tsarfati (Il Castoro, 2019) il corso si è focalizzato su libri che raccontano di vicini, passanti, degli altri che ci abitano accanto, che ci camminano vicino, di chi sta dietro a una porta o una saracinesca. Mentre con le immagini lavorando sul ritratto e il ricordo abbiamo potuto scoprire diverse storie di “vicinanza”, storie appese come il bucato, a creare una città fatta di relazioni, incontri, sogni.

Il terzo e ultimo incontro, almeno per ora, ha voluto ancor più esplicitamente individuare il filo rosso tra biblioteca e quartiere con la guida di Maddalena Bartolini dell’Associazione La Stanza che ha raccontato ai partecipanti la ricerca azione fatta con i bambini nel 2021, per poi illustrare altre azioni di comunità nel quartiere e, infine, coinvolgere i partecipanti nel raccontare “i vicini del cuore” suggerendo così i primi protagonisti delle prossime interviste. La ricerca sul campo sarà fatta dai ragazzi dell’Istituto di istruzione superiore Vittorio Emanuele II – Ruffini guidati dagli esperti dell’associazione La Stanza. Di bottega in bottega, di strada in strada sarà da loro che arriveranno altri spunti per individuare nuovi titoli per la biblioteca: storie che saranno i fili rossi a legare la nuova biblioteca al quartiere, a chi lo abita, a chi ci lavora o lo attraversa quotidianamente.

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