Grazie a mio fratello continuo a vedere la luce anche nel lockdown

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Francesca, 12 anni. Racconto ricevuto nell’ambito del progetto “Futuro Prossimo

Per il contest mi è stato chiesto cosa fosse per me la selva oscura, per me la selva oscura è un periodo buio della mia vita anche se essendo una persona molto ottimista vedo uno spiraglio di luce in ogni giorno e periodo della mia vita, ma se proprio devo raccontare la cosa o il periodo più buio della mia vita è il fatidico anno 2020 nel quale c’è stato il lockdown e ogni giorno sembrava lo stesso di quello prima e mi ritrovavo ogni notte a piangere senza un motivo apparente soffocando i singhiozzi sotto un cuscino.

In fondo sapevo che stavo piangendo perché non ce la facevo più a restare a casa e sapevo anche che in quel momento anche solo andare a scuola mi sarebbe bastato per colmare il vuoto delle mie giornate passate davanti un monitor o uno schermo con gli occhi spenti, mentendo a me stessa dicendo che presto sarebbe finito tutto e che avrebbero debellato il mostro che si era insidiato silente nelle nostre vite, pensando che sarei tornata ad abbracciare le mie amiche, che sarei tornata a scuola, che avrei finalmente tolto la mascherina e che sarei potuta presto tornare a preoccuparmi solo di compiti e non del fatto che uscendo di casa rischio la pelle da un momento all’altro!!!

In quei momenti bui avrei voluto solo tornare indietro nel tempo a quando non si usava la mascherina o meglio ancora a quando potevo stare con le mie amiche senza nessuna preoccupazione o a quando si andava a scuola ancora normalmente senza DAD, avrei solo voluto scappare da quei cupi e brutti mesi.

Io a differenza di Dante Alighieri non mi sono “ritrovata” nella selva oscura perché non avevo smarrito la giusta/retta via, ma come lui ho avuto un “Virgilio”, che mi ha aiutato nel mio cammino verso la fine del mio isolamento. Il mio Virgilio è il mio fratellino che in quei giorni bui mi ha aiutata a superare tutto, come d’altronde sta facendo adesso visto che la mia selva oscura sta continuando da quando ci hanno nuovamente messo in zona rossa.

Non smetterò mai di rimpiangere quei pochi mesi in cui sembrava che la mia selva oscura fosse terminata, ma continuo a vedere la luce soprattutto grazie al mio Virgilio.

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Chissà se ci fosse stato Alighieri ai tempi nostri, magari avrebbe scritto un racconto che parla di mostri. Resta a casa, non uscire. Lo fai per te stesso, per non morire.

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Sicuramente in questo periodo ho avuto modo di conoscermi meglio, scoprendo debolezze e fragilità, che però vedo affliggere anche gli adulti.

I miei genitori e i miei insegnanti accorrono sempre in mio aiuto

Nonostante tutto io credo sia importante amarci, perché se ci amiamo l’uno con l’altro, possiamo uscire da questo inferno che ci circonda.