E’ come se questo periodo mi avesse indicato un’altra retta via: quella per vivere!
di Con i Bambini
Giuseppe, 15 anni
Credo che tutti, almeno una volta nella vita, abbiano avuto un periodo in cui ci si siamo sentiti smarriti e da cui poi si abbiamo ritrovato la “retta via” crescendo interiormente.
Il mio è cominciato il 4 Marzo del 2020,il giorno in cui tutta l’Italia è stata dichiarata zona rossa. Quel giorno ero molto felice per la chiusura delle scuole, ma ero ignaro del fatto che quel momento sarebbe stato l’inizio di un brutto periodo: già da subito ho avuto difficoltà nell’apprendere le cose con la didattica a distanza e perciò ho iniziato a prendere voti più bassi: questo mi ha demoralizzato, ma nonostante ciò ho tenuto duro.
Purtroppo durante l’estate, alcuni dei miei migliori amici mi hanno usato e trattato come se fossi una nullità, tutto ciò, insieme ai problemi familiari e a quelli legati all’arrivo del Covid, mi ha fatto calare di molto l’autostima e ho iniziato così a sentirmi confuso, insicuro di me stesso, inferiore agli altri e incapace nel gestire la mia vita: per certi aspetti mi sono sentito quasi come Dante quando si perse nella Selva Oscura. Per fortuna ho avuto il supporto dei miei parenti e dei miei amici che mi hanno aiutato a superare questo brutto periodo e a ritrovare me stesso, un pó come Virgilio che ha aiutato Dante nel ritrovare la retta via.
Ora che ho superato questo brutto momento posso dire che, anche se sono stato molto male, sono cresciuto moltissimo a livello interiore imparando ad apprezzarmi per quello che sono e ad essere me stesso, inoltre ho anche imparato che davanti alle prime difficoltà non ci si deve arrendere perché solo così si andrà avanti.
Ti potrebbe interessare
Un voto non è in grado di stabilire le mie capacità e la mia intelligenza
La mia selva oscura era caratterizzata da voti in rosso, dalla delusione che provavo e che credevo provassero anche miei genitori ogni volta che aprivo il registro.
Lockdown: una selva oscura senza una via di uscita
Ricordo ancora il mio ultimo giorno di scuola “normale”. Avrei voluto sapere che quella sarebbe stata l’ultima campanella, che da quel momento tutto sarebbe cambiato.
Bloccata nel traffico, il semaforo è rosso, i tamponamenti non cessano
La mia diritta via ha incontrato un’infinità di incroci e non riesco più a trovare la strada dalla quale sono partita: quella perfetta che non presenta intoppi.