Mi sembra di vivere una guerra, ma senza le armi

di

Thomas, 12 anni

Da un anno la pandemia ogni sorriso ha portato via… in pochissimo tempo, le abitudini di vita quotidiana sono state bloccate o modificate. Tutto il mondo sembrava calato nel buio, nella paura e nel dolore per molte famiglie. Mi mancano i volti sorridenti dei miei compagni, gli abbracci delle persone a me care, le mie adorate nonne!

In quei pochi mesi di scuola in presenza che finora ho fatto sono stato felice, ma allo stesso tempo anche molto condizionato dalle regole covid e dispiaciuto di non aver mai visto in cattedra il vero sorriso dei professori a causa della mascherina. Facendo scuola in DAD è bello perchè vedo tutti i miei compagni senza mascherina e anche alcuni professori.

Questo tunnel, dove il mondo si trova, avrà presto spero una via di uscita. Ho voglia di tornare liberamente in campo da calcio senza distanziamenti e correre velocemente in contrasto per segnare un bel gol, cosa che da mesi mi è proibita. Ore e ore di occhi di fronte a pc, tablet e telefono per imparare e continuare il nostro diritto di istruzione e non poter sfogarci un po’ con gli amici a giocare, mi rende nervoso e triste.

In zona rossa, come ora, con i genitori che comunque sono a lavoro, io e le mie sorelle siamo a casa da soli, in compagnia della tecnologia sentendo ancor di più la nostalgia del banco di scuola.

Ascoltando la televisione ogni giorno, sento che molte persone vengono vaccinate e questo mi fa molto felice perchè la medicina ci sta aiutando a trovare la retta via per dare fine a questo incubo.

Resterà nel mio cuore questo periodo molto strano e spero nella mia vita di non viverlo mai più. Mia nonna mi racconta con le lacrime agli occhi, gli anni vissuti durante le due guerre mondiali e ora mi sembra di viverne una anch’io, senza le armi.

Spero presto anch’io come Dante, di uscire da questa “selva oscura”, che così gratuitamente tutti ci siamo trovati dentro senza sapere tutt’ora se ha una via di uscita.

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