Il mio pallone: il mio amico fidato

di

Riccardo, 11 anni

Questo che sto vivendo è sicuramente il momento più difficile della mia vita.

Il Covid è arrivato quando ero ancora un bambino delle elementari, mi ha seguito per tutta l’estate e a settembre era il mio vicino di banco, pronto a iniziare con me il nuovo mondo delle scuole medie.

Proprio quando mi stavo affacciando alla mia adolescenza, è arrivato lui a tirare giù il sipario. Nessun spettacolo da mettere in scena… il regista non lo permette!

E’ così che mi sento molte volte: il regista ha tagliato la scuola, gli allenamenti, le gite della domenica, i viaggi con la mia famiglia, le passeggiate… Ci ha lasciato una unica parte da recitare: fare il nostro dovere e aspettare!

Ma quando mi sento in difficoltà c’è sempre il mio amico più fidato, quello che viene a trovarmi anche se si è in zona rossa, quello che non teme il contagio e si avvicina a me senza paura. Mi aspetta fedele in qualche angolo del giardino, oppure pronto davanti alla porta di casa e sembra quasi che mi dica “vieni Riky a fare due tiri con me!”. Io mi servo di lui per palleggiare, gioco a muretto e tiro in porta fino a stancarmi! Nessun regista che tagli le scene: siamo io e lui!

Allora mi rendo conto che questo è il mio mondo dove sto bene, dove non mi sento condizionato, ma libero perchè sono solo io e il mio pallone!

So che devo tenere duro; mi mancano i miei amici, mi manca la scuola e non sopporto di dover stare attento ad avvicinarmi agli altri, ma so che tutto questo un giorno passerà e io avrò finalmente indietro tutto il mio tempo!

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