“Crescere”: è il verbo che caratterizza questo momento della mia vita

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Emma, 12 anni

Quest’ultimo anno mi ha cambiata, ma come ha cambiato me ha cambiato anche tutto ciò che mi sta intorno. È stato un anno terribile, ma le cose belle non sono mancate.

Il Covid 19, il virus che ha causato una pandemia, ha stravolto tutto, ha rovinato tutto. Si trasmette molto facilmente, l’unica soluzione è non avere contatti ravvicinati senza la mascherina o una distanza adeguata. Per questo motivo nei momenti in cui i contagi sono stati altissimi siamo stati costretti ad isolarci, ognuno nella propria casa.

Mi sembra quasi di non essere più la persona che conoscevo, sono cambiata, sia in bene che in male. Sono diversa soprattutto nel modo di pensare, mi sento più matura in vari ambiti, ma non in tutti, perché ho ancora 12 anni e per maturare totalmente ho ancora tempo, non si smette mai di crescere.

“Crescere”: questo penso sia il verbo che caratterizza questo momento della mia vita. Sì, sono cresciuta, fisicamente e mentalmente. La mia cameretta è diventata la mia piccola tana, dove posso stare con me stessa, in cui ho imparato a stare con me stessa, anche se stare da soli, senza un minimo di vita sociale, è stato terribile.

Prima avevo un bel gruppo di amiche, eravamo sette, ma poi siamo rimaste in quattro, tra l’altro una delle quattro vive a Roma, lontana da noi. Le videochiamate nel tempo sono diminuite, i gruppi su Whatsapp sono stati abbandonati da tutte, niente più foto o video in cui raccontavamo le nostre brutte giornate rinchiuse in casa, senza poterci vedere, niente di niente.

È così che è cambiata la mia vita, loro erano la mia vita. Mi sono ritrovata in una selva oscura per diversi mesi, ma per fortuna in questo buio totale ci sono state tre persone che mi hanno aiutato ad andare avanti, proprio come ha fatto Virgilio con Dante.

Senza di loro, da sola, non ce l’avrei mai fatta di questo sono certa. Mi hanno sostenuto nei momenti più tristi e malinconici. In questo momento il mio unico desiderio è uscire da questo incubo, poter abbracciare con tranquillità i miei amici, i miei nonni, i miei parenti; vorrei uscire senza la mascherina, vorrei uscire e mostrare il resto del mio viso oltre ai miei occhi, vorrei mostrare il mio sorriso, essere felice, spensierata, come quando inizia l’estate e tutti ci sentiamo liberi e spensierati.

Sono consapevole del fatto, però, che prima di arrivare alla spensieratezza e alla libertà ci vorrà ancora del tempo. Aspetterò, perché voglio vivere di nuovo dei bei momenti, voglio di nuovo fare nuove amicizie, voglio di nuovo sentirmi felice insieme alle persone che amo. Continueranno i problemi, ma prima o poi arriverà la libertà fino a quel momento continueranno la solitudine e le lezioni online, il desiderio di riabbracciare i miei compagni di scuola si farà più forte.

La scuola mi manca, mi mancano i momenti in cui l’insegnante guardava il computer con l’elenco e nella classe si sentiva la tensione, la paura della possibile interrogazione; mi mancano le risate durante la ricreazione, le battute durante le lezioni, la merenda, l’uscita, ma soprattutto il contatto con i miei compagni, i miei amici. Il tunnel è ancora lungo lo so, ma in me c’è forte la speranza , la fiducia di poter un giorno “riveder le stelle”.

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Come Dante anche io ho avuto un Virgilio che mi ha aiutato durante la pandemia, anzi anche più di uno, ossia tutte le mie amiche. Loro mi hanno sempre consolato.