La dinamicità del bullismo

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Il Fenomeno del Bullismo all’interno di un istituto con percorsi personalizzati per giovani con disabilità

All’interno del progetto di ricerca di Inclusi, il Centro di Formazione Professionale “Consorzio SIR”(Milano) ha una peculiarità che lo differenzia da tutte le altre Istituzioni scolastiche di secondo grado. Infatti, gli allievi sono
tutti portatori di un certo grado di disabilità, o per lo meno di difficoltà intellettive e/o relazionali.

Uno dei presupposti alla base della ricerca condotta insieme a Ledha sul fenomeno del bullismo è che l’alunno con disabilità possa costituire un facile bersaglio dei bulli. Infatti, all’interno del fenomeno del bullismo, la vittima deve avere una caratteristica che la differenzia dal gruppo dei pari e la disabilità rientra a pieno titolo tra le più gettonate.

Al CFP questa diversità avrebbe dovuto essere annullata, ma non sempre è stato così.
Quello che si è manifestato è un radicale ribaltamento di prospettiva.

Durante lo svolgimento delle attività  è emerso come un gran numero di allievi abbia ammesso di essere stato vittima di bullismo in passato, nei cicli scolastici precedenti, e di averne sofferto notevolmente. I ragazzi in questione hanno trasmesso un vissuto di solitudine ed impossibilità di comprendere appieno ciò che stava accadendo e, di conseguenza, difficoltà a chiedere aiuto. Venivano bullizzati perché diversi e più fragili.

Nel contesto di questa scuola, diversi non lo si è più, o meglio, lo si è tutti, e ciò non rappresenta più un problema, un segreto da nascondere e di cui vergognarsi.
Questo porta, senza dubbio, a sentirsi davvero integrati e tra pari. Nascono amicizie reali, amori. Tuttavia,
quello che si è vissuto negli anni precedenti non può semplicemente venire cancellato da un colpo di spugna. Rimane, pesa e, talvolta, riemerge.

Caratteristica pregnante della psicologia del bullo è la necessità di proiettare sugli altri le proprie fragilità.
Per cui, quando i vecchi conflitti interni vengono riattivati, ma non sono più io ad essere quello debole, può
capitare di passare dall’altra parte del sottilissimo confine che separa il bullo dalla vittima e prendersela contro chi è ancora più disarmato di me.

Un questionario per trovare nuove modalità di intervento

Agli allievi del CFP è stato somministrato un questionario con l’obiettivo di fotografare il loro punto di vista su concetti fondamentali come bullismo, disabilità, isolamento, inclusione, goliardia e da qui partire per pianificare nuove modalità di intervento, più attuali.
I ragazzi, di fronte al questionario, hanno incontrato spesso alcune difficoltà a capire ciò che veniva loro domandato e hanno fatto fatica a mettersi nei panni dei qualcun altro. Pertanto, hanno richiesto di essere accompagnati nella comprensione e nella risposta ai quesiti.

Tuttavia, a prescindere dalle risposte in sé, ciò che è degno di nota sottolineare, è che il progetto Inclusi ha permesso affiorassero due elementi rappresentativi del bullismo: la dinamicità del fenomeno e quanto esso dipenda dall’ambiente.

Il bullismo è dinamico

I ruoli non sono per nulla cristallizzati, ma in continuo mutamento. La vittima, in un contesto differente può
trasformarsi nel bullo, gli spettatori in aiutanti e viceversa. Per questo motivo, come evidenziato dalla ricerca, appare fondamentale il ruolo dell’operatore scolastico.

In tutta questa instabilità circolano milioni di emozioni, fragilità, convinzioni, preconcetti che chiedono a gran voce di essere ascoltati. C’è bisogno di calma e di pensiero, contrapposto alla fretta e all’azione.
Occorre qualcuno che metta uno stop, crei dei confini precisi e solidi, all’interno dei quali, però, si possa
trovare ascolto e comprensione. I vissuti caotici e le paure spesso senza nome devono poter essere nominati, accettati, capiti e, con infinito tempo e pazienza, superati.

È proprio qui che entra in campo il “docente”, con le sue competenze formative, ma soprattutto educative.

 

Lisa Garlasché, Psicologa Psicoterapeuta
Denis Trivellato, Coordinatore Formazione Professionale del Consorzio SIR

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