Il progetto “Il gioco è una cosa seria”

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il gioco è una cosa seria

Obiettivi e destinatari del progetto “Il gioco è una cosa seria” finanziato da Regione Lazio e Impresa sociale Con i bambini

 

“Il gioco è una cosa seria” è un progetto che propone un mix di attività educative pensate per gli studenti dai 6 ai 13 anni, frutto di una partnership tra associazioni del terzo settore, scuole e istituzioni contro la povertà educativa minorile, nell’ambito dell’avviso pubblico Non uno di meno, promosso da Regione Lazio e Impresa sociale Con i bambini.

IL PROGETTO

Il progetto “Il gioco è una cosa seria” propone lo sviluppo di un modello educativo innovativo, basato sulla creazione di una Scuola del Gioco a Viterbo e Cassino, con cui avviare processi e servizi per generare occasioni di crescita e di sostegno, attività di educazione non formale, implementazione di spazi all’aperto, sviluppo ed empowerment delle comunità. Le attività costituiranno un nuovo “ecosistema relazionale” in dialogo con il territorio, la scuola e le famiglie. “Il gioco è una cosa seria” è uno strumento che rafforza il ruolo delle comunità educanti, un “luogo altro” che valorizza la conoscenza, conservare la memoria, attiva modalità di apprendimento e di insegnamento basate sull’esperienza e sulla scoperta.

PARTENARIATO

“Il gioco è una cosa seria” è il risultato di una progettazione partecipata fra Juppiter APS Giovanile, Cooperativa Exodus Cassino, Associazione Mecenate 90, Associazione per l’Ecomuseo Casilino ad Duas Lauros, Fondazione Internazionale Don Luigi di Liegro Onlus, con la collaborazione di Scuole e Enti Pubblici locali: Istituto Comprensivo Ellera, Istituto Comprensivo Statale Cassino 3, Istituto Omnicomprensivo Fratelli Agosti, Istituto Comprensivo Statale Luigi Fantappié e Amministrazione provinciale di Viterbo, Comune di Viterbo, Comune di Acquapendente.

Il partenariato è composto da una pluralità di soggetti con l’attitudine al lavoro di squadra, che vantano esperienze pregresse nel campo e offrono competenze complementari. Il partenariato ha l’obiettivo di costruire un progetto che potenzi l’autonomia dei beneficiari e che abbia i requisiti per continuare anche oltre la durata del progetto.

OBIETTIVI

Obiettivi del progetto “Il gioco è una cosa seria” sono: creare e promuovere un modello educativo diffuso fondato sulla dimensione ludico-educativa e su attività outdoor realizzate in modalità esperienziale per attrarre e rafforzare la comunità educante, offrire opportunità curriculari ed extra-scolastiche, avviare un sostegno a bambini/e, ragazzi/e, famiglie e docenti con strumenti didattici creativi affinché la cura dei minori diventi responsabilità collettiva.

DESTINATARI

La proposta progettuale è rivolta a bambini e ragazzi compresi tra i 6 e i 13 anni, e a tutti i loro caregivers di riferimento (insegnanti, famiglie, amici). Nello specifico saranno coinvolti due interi cicli scolastici (uno della primaria e uno della secondaria) per ogni territorio coinvolto, per un totale di circa 350 studenti e rispettive famiglie ed insegnanti. La Scuola del Gioco è caratterizzata da un approccio metodologico multidimensionale e multidisciplinare, aperto ed inclusivo, per costruire attività ludico-formative insieme ai genitori, per giocare in famiglia e con la famiglia. 

ANALISI DI CONTESTO

Il contesto in cui il progetto intende agire è nel contrasto alla dispersione e all’abbandono scolastico, nello sviluppo delle competenze di base dei minori, nell’orientamento scolastico e formativo, nel rafforzamento delle competenze degli insegnanti e di quelle genitoriali, nell’attivazione di nuovi spazi per minori o di luoghi educativi. Il gioco da sempre e a ogni latitudine rappresenta un’occasione straordinaria di apprendimento informale, di inclusione sociale, di sviluppo non cognitivo. Un potenziale che, soprattutto nei contesti fragili, si rivela uno straordinario strumento di contenimento di alcuni fattori chiave legati ai fenomeni di dispersione scolastica, povertà educativa, emarginazione sociale di gruppi e bambini stranieri.

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