Storie di allattamento dallo sportello di sostegno alla genitorialità

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“Sportello allattamento…cos’è?”
“A che serve?”
“Ma è davvero necessario? L’allattamento dovrebbe essere una cosa naturale…”
Ebbene si, serve, è necessario!

Presso lo “sportello allattamento” si incontrano tante mamme. Mamme alla prima esperienza di maternità che si trovano a dover affrontare qualcosa che non conoscono ancora bene o mamme con pregresse esperienze di allattamento ma che, magari, si trovano ad affrontare una problematica mai incontrata prima.

Mamme attorno alle quali, spesso, non è più presente il “cerchio di donne” che si creava spontaneamente in un passato non troppo lontano. Un cerchio di donne della famiglia, amiche, vicine di casa, che accoglieva in un confortevole abbraccio il nuovo nato e la nuova mamma.

Talvolta non si tratta neanche di problematiche “reali”. Forse c’è solo bisogno di un po’ di rassicurazione, di ascolto, di una pacca sulla spalla, di sapere che non si è le sole a sentire sulle spalle il peso di una nuova e grande responsabilità.

Siamo lì col sorriso sulle labbra ad accogliere qualsiasi richiesta di aiuto arrivi, dalla più semplice alla più complessa. Marta arriva agitata raccontandoci “il pediatra mi ha detto che non ho abbastanza latte per Marco e che devo dargli l’aggiunta se voglio farlo crescere”, così si sente inadatta e in colpa, ha paura di non essere una buona madre e di non fare le scelte giuste per il suo bambino. Antonella arriva sofferente a causa di una ragade al seno che le rende il momento dell’allattamento un inferno. Maria Antonietta racconta di sentire il seno dolorante e caldo e di avere qualche linea di febbre. Allora ci si siede insieme, si parla, si ascolta, cercando di rassicurare sul fatto che ciascuna sta facendo del suo meglio ed è una bravissima madre. Se c’è qualche problema vero e proprio, vengono raccolte informazioni e si valuta insieme quale sia la soluzione migliore per la salute di mamma e bambino.

Spesso le mamme si rasserenano con qualche semplice informazione che, talvolta, nessuno aveva dato loro prima e tornano a casa cariche di energia, sicure di sé e del proprio valore.

Il regalo più grande è vederle uscire dalla stanza con il sorriso sulle labbra.

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