Alla Scuola delle donne l’orientamento scolastico per le mamme migranti

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Al Pilastro c’è un luogo dove le donne migranti possono imparare l’italiano e a cucire, possono stare insieme e scambiarsi esperienze. Un luogo in cui possono anche capire, con l’aiuto di personale competente, come sono organizzati i servizi scolastici e quali sono le opportunità educative che Bologna offre ai loro figli. Inaugurata a febbraio 2016, dallo scorso gennaio la Scuola delle donne di via Panzini 1 è entrata nella rete del progetto “I.C.E. – Incubatore di comunità educante”.

La Scuola delle donne è aperta tutti i mercoledì e venerdì dalle ore 8.30 alle 13.30, fino all’8 giugno. Una media di 25 donne di origine straniera frequentano i laboratori linguistici, che prevedono anche incontri di orientamento ai servizi scolastici a cura degli educatori dei Servizi scolastici territoriali dei Quartieri San Donato e San Vitale e degli operatori dell’associazione Cesd (Centro europeo studi sulla discriminazione). Le donne ricevono così consulenza sulle iscrizioni dei figli nel passaggio tra i vari gradi scolastici e sugli strumenti per prevenire o affrontare le situazioni di dispersione o di disagio scolastico.

“La Scuola delle donne è diventata un punto di riferimento nel territorio per le famiglie – dice Fulvia Antonelli, referente dell’attività per il Cesd –. Le madri frequentano con regolarità la scuola, conoscono meglio la strutturazione dei servizi scolastici e sociali e le loro azioni integrate, sono guidate ad una azione di prevenzione e intervento tempestivo nei casi di difficoltà scolastiche dei propri figli”.

“Nella Scuola delle donne è fondamentale e caratterizzante il processo del ‘fare della comunità’ attraverso il confronto quotidiano fra donne di diverse origini, lingue e culture di provenienza e la varietà di generazioni, dai bambini agli adolescenti in dispersione scolastica che frequentano la scuola con attività specifiche per loro, alle giovani madri e alle nonne”, conclude Antonelli.

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