A scuola di teatro: quando il palcoscenico diventa spazio di espressione e crescita

di

Tra i banchi dell’IC Barabino qualcosa di speciale ha preso forma negli ultimi mesi: un viaggio teatrale fatto di gioco, espressione, collaborazione e crescita personale. Guidati dagli operatori del Teatro dell’Ortica, studenti e studentesse della primaria e della secondaria di primo grado sono stati coinvolti in un percorso di animazione teatrale che ha saputo parlare la loro lingua: quella del corpo, della voce, dell’immaginazione.

Tutto è cominciato tra novembre e gennaio, durante l’orario scolastico. Un piccolo assaggio dei laboratori teatrali, un “pilot”, che ha saputo accendere curiosità ed entusiasmo. In cerchio, attraverso esercizi ludici e improvvisazioni ispirate alla loro quotidianità, i ragazzi hanno scoperto nuovi modi per comunicare, collaborare e conoscersi. Lo spazio del laboratorio è diventato terreno fertile per rompere il ghiaccio, sperimentare senza giudizio e costruire relazioni più forti tra pari.

A marzo, il percorso è proseguito fuori dall’orario scolastico, al Centro Civico Buranello. Due gruppi, due età, ma un obiettivo comune: crescere insieme attraverso il teatro.

Per i bambini della scuola primaria, il laboratorio è stato un prezioso momento di socializzazione e libertà espressiva. Un gruppo vivace e variegato, con storie e vissuti diversi, che ha trovato nel teatro un linguaggio condiviso. All’inizio non è stato semplice: difficoltà nell’ascolto e nella gestione delle regole hanno messo alla prova il gruppo. Ma proprio lì si è giocata la sfida educativa. Grazie a proposte più strutturate e stimoli via via più ricchi, i bambini hanno imparato a incanalare la propria energia nel gioco teatrale, rispondendo con crescente attenzione e partecipazione.

Con gli adolescenti della secondaria, il lavoro si è fatto più intenso e articolato. Undici ragazzi, tante personalità, un inizio un po’ turbolento. Ma anche qui, piano piano, l’attenzione ha iniziato a concentrarsi, il gruppo a tenere insieme. Progressivamente il gruppo ha trovato il suo equilibrio. Gli esercizi proposti – centrati su concentrazione, coesione, creatività e consapevolezza corporea – hanno acceso nei partecipanti una nuova motivazione. Le improvvisazioni, in particolare, hanno permesso a ciascuno di sperimentare sé stesso in modo autentico, mettendo in scena emozioni e pensieri difficili da esprimere a parole.

Il teatro come alleato educativo

Quello che è accaduto in questi mesi va oltre il laboratorio teatrale. È una storia di piccoli cambiamenti, di energie canalizzate, di relazioni che si trasformano. Il teatro si è rivelato uno strumento potentissimo per stimolare ascolto, responsabilità, empatia e creatività. È qualcosa che ha a che fare con il crescere, con l’imparare a stare insieme, con il costruire fiducia. È un racconto fatto di piccoli passi, di mani tese, di occhi che si accendono. Il teatro, in questo contesto, non è uno spettacolo da guardare: è un’esperienza da vivere. È uno spazio dove sbagliare non fa paura, dove la voce di ciascuno conta, dove ogni gesto può diventare racconto.

Regioni

Ti potrebbe interessare

Sampierdarena vola alto, all’IC Barabino si fa tutta un’altra scuola

di

A Milano hanno coniato il termine White Flight per indicare il fenomeno della fuga degli studenti dalle scuole dove sono presenti molti...

High Flight è anche più futuro

di

Dal prossimo anno prenderà il via un percorso di orientamento alla scelta degli studi centrato sul potenziamento della capacità di immaginare il...

PRIMA DELLA PRIMARIA… LE ASPETTATIVE DEI GENITORI

di

Quali attese hanno i familiari dei bambini in ingresso alla scuola primaria? Il questionario proposto dai ricercatori di UNICATT indaga sulle aspettative...