Laboratorio di video partecipativo: promuovere il cambiamento attraverso la produzione video

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Si è concluso mercoledì 5 febbraio il laboratorio di video partecipativo realizzato a partire dall’ottobre dello scorso anno nell’ambito del progetto GRANDE!. Il laboratorio è stato gestito e coordinato da COSPE e da ZaLab, associazione culturale specializzata nella tecnica del video partecipativo, una pratica di produzione audiovisiva condivisa che ha l’obiettivo di produrre un cambiamento attraverso un processo di produzione video diretto e prodotto dal basso. Il laboratorio ha avuto una durata complessiva di 40 ore articolate su più incontri in presenza e ha visto la partecipazione di  giovani residenti in comunità del territorio bolognese e neo-maggiorenni in fase di sgancio dalla comunità o dagli appartamenti di transizione. L’obiettivo del laboratorio era di produrre un cortometraggio incentrato sul tema della casa e dell’abitare a Bologna. 

Nel corso dei primi incontri il lavoro si è focalizzato in particolare sulla costruzione del gruppo e sull’individuazione dei temi da sviluppare. Attraverso momenti di gioco e di confronto, i ragazzi hanno avuto modo di conoscersi meglio e conoscere le rispettive storie, interessi e percorsi di vita. Dopo una fase di conoscenza iniziale si è quindi passati alla riflessione comune e al confronto sui temi da sviluppare all’interno del documentario. Partendo dall’immagine che ciascun partecipante aveva della città di Bologna,  si sono individuati punti in comune e immagini condivise della città a partire dalle quali sviluppare un’idea condivisa di racconto. Parallelamente a questo, i ragazzi hanno iniziato a prendere familiarità con gli strumenti e a fare pratica con l’utilizzo di videocamere e microfoni, sperimentando con le riprese audio e video attraverso scene improvvisate e interviste reciproche.

Con il procedere degli incontri, i ragazzi hanno iniziato a definire più chiaramente le questioni che avrebbero voluto affrontare e quindi le domande che avrebbero voluto porre alla cittadinanza. Ha avuto così inizio la fase delle riprese. I ragazzi sono scesi per le strade di Bologna per chiedere a cittadini e cittadine il loro punto di vista sulla storia della città, sul tema della casa, dell’accoglienza e sulla percezione del razzismo in città.  Al punto di vista della cittadinanza si è quindi affiancato quello dei partecipanti al laboratorio, che hanno proseguito le riprese individualmente, parlando in prima persona delle questioni al centro del loro racconto e proponendo al tempo stesso momenti e immagini della loro vita quotidiana.  

Finalizzata la fase delle riprese è iniziata la fase del montaggio. ZaLab ha proposto ai partecipanti al laboratorio una prima versione del montato a partire dalla quale ricostruire insieme una linea narrativa comune, riorganizzando il montaggio proposto e aggiungendo nuove scene, laddove necessario, così da rendere in modo coerente l’idea di racconto che i ragazzi avevano intenzione di proporre. Il team di Zalab ha quindi rimodulato il montaggio proposto in una prima fase, presentandone ai partecipanti una nuova versione alla luce delle indicazioni ricevute. Non c’è stata solo emozione nel momento in cui i ragazzi hanno avuto modo di vedere il prodotto finito, ma anche orgoglio e soddisfazione, davanti ad un prodotto interamente pensato da loro e da loro realizzato in veste di registi, interpreti e montatori. Un breve documentario dal titolo  “Bologna è la mia casa?” di cui sono i protagonisti e che potranno presentare come tali in occasione di una proiezione pubblica in programma presso la Casa di Quartiere Giorgio Costa a Bologna, il 12 marzo 2025.

 

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