LA VOCE DEI PROTAGONISTI! – Fermo e Porto San Giorgio
di IL FARO Società Cooperativa Sociale
Ecco il secondo appuntamento della nostra rubrica “LA VOCE…DEI PROTAGONISTI”, un’occasione in cui dare spazio ad alcuni dei protagonisti del progetto G.O.A.L.S., per raccontare il loro punto di vista da coordinatori, educatori, psicologi, e partner che ogni giorno si mettono in gioco per segnare i GOALS più belli…quelli contro la dispersione scolastica e il disagio giovanile.
Oggi siamo nel territorio di Fermo e Porto San Giorgio
Manuela Gaspari – Coordinatrice G.O.A.L.S. Fermo – Porto San Giorgio
Il progetto G.O.A.L.S. per me rappresenta un sogno che si avvera. Nei tanti anni di formazione accademica, ho studiato e interiorizzato molte conoscenze e saperi sul come agire e spendere la mia professione a favore dei minori in difficoltà. Questo progetto mi ha permesso di concretizzare, attraverso la progettazione di nuovi servizi e il potenziamento di alcuni già esistenti, quanto studiato mettendo a frutto non soltanto teorie generalizzate, ma scendendo sul campo, entrando nella rete sociale dei servizi del territorio e lavorando a stretto contatto con le scuole, con l’amministrazione locale e con gli enti del terzo settore già operanti nei comuni partner. Ho potuto così scoprire quanto di bello si stava già facendo, intervenendo a supporto di servizi già attivi e studiando soluzioni con i partner per i bisogni già emersi ma che non potevano trovare realizzazione a causa della carenza di fondi di investimento.
La progettazione educativa mobilita forze immaginative e ideative e richiede al tempo stesso anche sistematicità e riflessione. Ciò che connota la dimensione progettuale è la capacità di immergersi nella realtà per modificarla laddove vi è bisogno. E’ stata sicuramente questa la sfida più impegnativa, arricchente e faticosa che il progetto G.O.A.L.S. mi ha permesso di sperimentare in un territorio per me non troppo conosciuto. Mettere in campo questo progetto pedagogico ha richiesto intenzionalità, cambiamento e monitoraggio costante affinchè tutti traessero beneficio dagli interventi concertati e proposti agli adolescenti.
Ad oggi posso dire che nelle relazioni che ho tessuto in questi mesi non c’è un “progettante” e un “progettato” ma un incontro tra progetti, una co-progettualità dove è necessario un reciproco legame di fiducia e di intenti: una persona che cerca di far emergere ed attivare nell’altro il progetto di sé ed una persona consapevole del bisogno dell’incontro con l’altro per poter realizzare il proprio essere sé stesso.
Francesca Brugnolini – Psicologa, psicoterapeuta, responsabile SPORTELLO D’ASCOLTO
Il progetto G.O.A.L.S. mi ha permesso di entrare in relazione con molti adolescenti e con le loro insegnanti. Le azioni che ho svolto sono state legate all’orientamento, dei ragazzi delle scuole secondarie di I e II grado; ho inoltre effettuato i colloqui dello sportello d’ascolto presso il ricreatorio San Carlo. E’ stato veramente piacevole e divertente relazionarmi con i detentori del nostro futuro.
Le attività hanno avuto tutte lo scopo di incentivare la conoscenza del mondo emotivo. Le nostre emozioni ricoprono un ruolo primario sia nell’elaborazione dei pensieri sia nella capacità decisionale la quale determina il successo delle attività che ognuno intraprende.
I ragazzi che sanno gestire le proprie emozioni tollerano meglio le situazioni stressanti, comunicano in maniera più efficace, sono in grado di sviluppare relazioni positive con la famiglia e gli amici, ottengono maggiori successi scolastici e sono meno a rischio di comportamenti devianti.
L’analfabetismo emotivo dunque rappresenta un fattore di rischio per il drop-out scolastico e più in generale per il disagio giovanile.
Sintonizzarsi con i ragazzi, aiutandoli a conoscersi attraverso il loro mondo emotivo e dando loro degli strumenti pratici per risolvere i conflitti e i disagi, è stata un’azione educativa significativa che ha portato i ragazzi alla scoperta di parti di Sé e dei loro talenti personali. E’ stato importante guardare i giovani con occhi liberi da pregiudizi così da ascoltarli affinché potessero conoscere loro stessi e i loro compagni in un momento libero da giudizi.
Davide Franceschelli – Pedagogista, azione METODI Fermo
Il progetto Goals per me rappresenta una finestra aperta sul mondo dell’adolescenza. Se ti affacci e inizi ad osservare bene…vedrai che ogni persona porta con sé un bagaglio diverso, con all’interno diverse storie, diverse voci, diverse abitudini, diverse usanze e costumi, diversi colori. Ogni persona è così unica che quando ci ritroviamo insieme ci sentiamo tutti uguali.
Non puoi non sentirci, perché facciamo un baccano diverso dal solito. Il nostro baccano infatti è quello della voglia di fare, di condividere, di sperimentare, di aiutare di riprovare e di sicuro non lo si può fare stando in silenzio.
Goals per me rappresenta una rete di specifici costrutti teorici socio-psico-pedagogici, messi in campo da noi professionisti con azioni pratiche mirate, volte al pieno sviluppo del potenziale dei ragazzi che vede partecipi scuola e famiglia, come principali agenzie educative.
Eleonora Ponzanetti – Psicologa, educatrice azione METODI e BATTI 5 Porto San Giorgio
Quando mi è stato proposto di lavorare nel progetto GOALS ho subito pensato : “è una grande chances ,con GOALS faremo centro…faremo GOAL!
E così si sta dimostrando!!
Questo grande progetto è entrato nel Ricreatorio San Giorgio, dove già lavoravo come operatrice di doposcuola, dando nuova linfa e tante tante opportunità per potenziare al meglio il servizio che già ,io e le mie colleghe, offrivamo alla città di Porto San Giorgio. Di vitale importanza è stata la possibilità di avviare il lavoro in rete che auspicavamo da tempo tra i servizi sociali territoriali, il comune e le scuole del territorio. Abbiamo potuto allargare gli orizzonti d’azione e offrire un ventaglio di servizi preziosi soprattutto a chi è nella marginalità.
Esperienza a me particolarmente cara, è quella dei laboratori BATTI 5 tra genitori e figli; sin ora ne ho organizzati e curati tre, due laboratori di Carnevale e uno alla scoperta della natura, e in tutte e tre le occasioni, con mia grande soddisfazione c’è stata una forte e propositiva risposta da parte dei genitori e delle famiglie in genere che hanno partecipato con molto entusiasmo.
Il progetto è per me una grande palestra, continui esercizi di confronto e cooperazione ed azioni necessari e preziosi alla mia formazione professionale.
Vi aspettiamo la prossima settimana con altri racconti!
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