J.FEST 2022: buona la prima

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 La Città Essenziale fa spazio ai giovanissimi per ripensare insieme i luoghi che vogliamo abitare

MATERA capitale dei giovani e della cultura partecipata. Il nostro arrivederci all’estate è una promessa di gioventù e rinnovamento per i luoghi che abitiamo, il nostro rito propiziatorio per le comunità “generative” che vogliamo.

Questo è stato il J.FEST 2022, l’evento dedicato a oltre 100 ragazzi e ragazze provenienti da tutta Italia, che si sono ritrovati nella città dei Sassi per confrontarsi, conoscersi e raccontarsi in tema di smart cities e città a misura di teenagers. Da qui il titolo di questa prima edizione “SmarTeen Cities, ovvero come i giovani percepiscono e immaginano l’abitare dei territori di appartenenza”, che si è tenuta nel centro di Matera tra il 18 e il 23 luglio scorso, dopo due anni di attese e rinvii obbligati dalla pandemia.

A realizzare la kermesse il consorzio lucano La Città Essenziale, che ha accompagnato anche tutto il lavoro preparatorio delle scuole e dei partner territoriali del più ampio progetto “Giovani Connessi”, condotto dal Consorzio nazionale CGM.

Se l’obiettivo di partenza era stimolare gli studenti delle scuole medie e superiori ad utilizzare la tecnologia in modo consapevole e finalizzato, con i laboratori di SmarTeen Cities abbiamo voluto dar voce a desideri e visioni sui loro dove e sul senso che danno all’abitare gli spazi in cui si radicano le loro aspettative di futuro.
Ma la vera sorpresa è stato il significato di “smart” che ci hanno consegnato, immaginando città intelligenti in cui la qualità della vita si misura in soluzioni di prossimità per la socializzazione e la condivisione di un tempo libero di qualità, oltre alle attese esigenze di maggiore connettività, servizi e strumenti per la formazione e l’occupazione giovanile.

Come sempre accade nel nostro lavoro di cooperatori sociali, i progetti e le risorse che mettiamo a disposizione delle comunità spesso si rivelano occasioni di arricchimento anche per chi le realizza. E’ così che nei giorni del J.FEST, anche gli educatori, i facilitatori, gli imprenditori e le istituzioni presenti hanno potuto respirare lo stesso slancio ideativo impregnato di fermento giovanile portato dai ragazzi, facendosi coinvolgere in uno scambio di conoscenze e buone ispirazioni.

Il Manifesto dei Giovani, con cui abbiamo voluto raccogliere tutti gli spunti e le priorità emerse nella due giorni, è il segno della concreta volontà di consolidare processi di co-progettazione in cui le generazioni si incontrano, si riconoscono e integrano gli strumenti con cui partecipare alla costruzione dei luoghi che abitiamo.

Scarica il manifesto in .PDF

Manifesto della smart city a misura di giovani _giovani connessi la città essenziale jfest

“Grazie a La Città Essenziale ho avuto il piacere di essere la moderatrice del J.Fest, che ha trasformato Matera in un piccolo punto di incontro di tanti ragazzi e ragazze che hanno partecipato da tutta Italia, cercando di immaginare le città Smart del futuro” – Ivana Calabrese, giovanissima Ambassador italiana per l’Anno Europeo dei Giovani che ha condotto l’evento, ha interpretato alla perfezione lo spirito del progetto, consapevole che sono poche e scarsamente accessibili le opportunità come questa, soprattutto nei territori più esposti allo spopolamento.

“Il JFest è stato indubbiamente una bella sorpresa per la Basilicata, una delle regioni più colpite dall’esodo annuale di ragazzi e ragazze, che ha ospitato un evento dal grande potenziale d’impatto e replicabilità nel panorama giovanile dell’estate 2022, Anno Europeo dei Giovani”.
Ivana è una forza della natura, l’emblema di quei tanti ragazzi che devono faticare più di altri per esprimere il loro enorme potenziale. “Io e Giuseppe Liuzzi (altro giovane portento dell’entroterra lucano che ha condotto con Ivana l’evento) veniamo entrambi dalla provincia materana, Grassano, e con il J.FEST abbiamo vissuto momenti estremamente stimolanti e di rilievo in ambiti che si intersecano. Dal volontariato all’attivismo consapevole e maturo, fino alla singolarità delle esperienze personali che hanno segnato la nostra evoluzione come changemakers in Italia e nel mondo, ci siamo fatti strada a partire da una terra notoriamente difficile e piena di contraddizioni per creare opportunità, cambiamento e crescita, come ragazzi che volevano alleviare le difficoltà dei propri coetanei e costruire alternative rispetto ai problemi stagnanti del territorio – continua Ivana – Oggi io faccio parte della task force di giovani Ambassadors dell’EYY 2022, studio Relazioni Internazionali e partecipo frequentemente alle iniziative di co-progettazione, di carattere istituzionale o informale, che possano avere un reale impatto sui giovani europei, dividendomi spesso tra Roma, il Friuli, e Bruxelles”.

I giovani che abbiamo ospitato al J.FEST sono “consumatori” consapevoli e informati delle opportunità di formazione, lavoro e socializzazione che vogliono per il loro futuro. E laddove non le trovano, le cercano andando lontano o se le inventano, guardando ai loro coetanei europei. Meglio: re-inventano lo spazio intorno per renderlo somigliante ai loro sogni. “Giuseppe Liuzzi – ci racconta Ivana – tra i due è il vero nomade digitale. E’ il co-fondatore di Syskrack, uno dei 10 migliori fablab italiani. È esperto in stampa 3D e fabbricazione digitale, lavora nel campo dei servizi di innovazione e trasformazione digitale per le imprese e collabora con community di inventori e makers a progetti di innovazione sociale dal basso. Una persona poliedrica, capace di ispirare gli altri con una spontaneità disarmante”.

Il J.FEST è stato anche per Ivana e Giuseppe una scommessa vinta: la loro prima leadership condivisa di una manifestazione dedicata alla generazione Z, dove hanno potuto ascoltare i loro coetanei, condurre il dibattito e raccogliere i desideri di futuro dei giovanissimi ospiti provenienti da tutta Italia. Hanno dettato la linea delle priorità agli adulti intervenuti, rappresentanti autorevoli del mondo dell’imprenditoria locale e della cooperazione, delle banche, delle istituzioni come il Servizio Civile Universale, dell’Università, della ricerca e della Pubblica Amministrazione.
Il risultato è stato un ribaltamento dei ruoli, non un semplice incontro di prospettive apparentemente lontanissime: i giovani hanno ben chiara qual è l’agenda delle priorità nel prossimo futuro.

Come Consorzio di cooperative sociali che, in oltre vent’anni di attività, ha consolidato questa attenzione alle spinte di rinnovamento che vengono dalle comunità e dai giovani cittadini che le animano, non possiamo che essere orgogliosi di questa prima edizione del J.FEST e adoperarci per rendere sempre più frequenti e concrete le occasioni di scambio e formazione che mettiamo loro a disposizione.
Salutiamo così l’estate 2022 con la soddisfazione delle occasioni raccolte, e la promessa di rinnovare l’appuntamento con l’energia e dell’emancipazione giovanile per costruire insieme i luoghi che vogliamo abitare.

Al prossimo J.FEST!

Il team de La Città Essenziale

 

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