23 aprile: una giornata per leggere tutti

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Foto di Valentina Spanu per Save the Children

“C’è una parola nuova che forse hai sentito. Ti potrebbe capitare di udire la gente che ne parla o sentirla nominare al notiziario. Questa parola è la ragione per cui non stai andando a scuola. È la ragione per cui non puoi uscire quasi mai, né andare a trovare i tuoi amici. Potrebbe essere la ragione per cui l’adulto o gli adulti che si occupano di te sono a casa. Ma che cos’è, e perché tutti ne parlano? La parola è Coronavirus!”

Così inizia Coronavirus. Un libro per bambini illustrato da Axel Scheffler, tradotto in Italia da Emme Edizioni e che ora si può leggere e scaricare gratuitamente.

Questo libro può essere considerato il simbolo della situazione molto complicata che stiamo tutti vivendo e che riguarda molto anche le bambine e i bambini. Anche loro, infatti, come gli adulti, possono risentire dell’ansia e dello stress legati all’emergenza sanitaria da Covid-19. Per aiutarli a esprimere le loro emozioni, e a capire quello che sta succedendo senza spaventarli, c’è un rimedio antico e sempre attuale: leggergli una storia, farli leggere e disegnare, lasciare che con la loro fantasia coltivino una prospettiva di speranza, con positività e “buona attesa”. Il libro e la lettura rappresentano un mezzo indispensabile di approfondimento e di conoscenza di noi stessi, degli altri e del mondo, e soprattutto nei periodi di incertezze e precarietà ci aiutano a guardare avanti fiduciosi.

La Giornata Mondiale del libro e del diritto d’autore, che si celebra ogni anno in tutto il mondo il 23 aprile, è nata proprio per valorizzare l’importanza della lettura come elemento di creatività e crescita personale e collettiva.

L’idea di celebrare questa giornata, com’è noto, è nata in Catalogna più di 400 anni fa. Fu scelto il 23 aprile perché è il giorno in cui morirono nel 1616 due scrittori considerati i pilastri della cultura universale: Miguel de Cervantes e William Shakespeare. Don Chisciotte, Amleto, Otello, Re Lear, sono tutti personaggi che prendono forma dal genio di questi due scrittori e che, da allora, ci sono familiari.

La tradizione catalana vuole che proprio nello stesso giorno, in cui si celebra San Giorgio, ogni uomo doni una rosa alla sua donna. Così ancora oggi i librai della Catalogna usano regalare una rosa per ogni libro venduto il 23 aprile. E a Barcellona la tradizionale passeggiata per le Ramblas che invade di banchetti pieni di libri e di rose era uno degli eventi più suggestivi dell’anno. Quest’anno mancherà naturalmente questo aspetto della festa in città, e il dono della rosa sarà virtuale e avrà un particolare significato di solidarietà verso chi sta soffrendo. [1]

Anche in Italia, in occasione del 23 aprile, molte sono le occasioni per festeggiare il libro e la lettura, anche “restando a casa”. Da segnalare l’iniziativa della Fondazione De Sanctis che, in collaborazione con il Centro per il libro e la lettura, organizza la sua prima maratona letteraria in streaming. Grazie a una piattaforma creata appositamente per l’occasione e alla partecipazione di grandi autori e attori, la Giornata Mondiale del Libro verrà così festeggiata in tutte le case, raggiungendo la durata eccezionale di sette ore per un evento che unirà la comunità di grandi e piccoli lettori. Buon ascolto e buona lettura a tutti!

Articolo a cura di Maurizio Caminito, presidente del Forum del Libro

 

[1] Con “Rosa Solidaria St Jordi” è possibile regalare una rosa virtuale e collaborare con l’Ospedale Clínic de Barcelona nella lotta contro il Covid-19: https://bcnshop.barcelonaturisme.com/shopv3/it/product/27953/rosa-solidaria-st-jordi-2020.html

 

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