“Storie sconfinate in Cittadella”: si chiude un capitolo, restano le relazioni

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Il percorso “Storie sconfinate in Cittadella” giunge al termine dopo sei mesi di incontri e di scoperte, all’insegna del dialogo tra culture lontane, dell’intreccio di storie e della nascita di nuove amicizie. A rendere speciale l’avventura sono stati gli adolescenti ospiti della Cittadella della Pace di Pegazzano e alcuni studenti delle classi quinte dell’Istituto Tecnico “Capellini-Sauro”. Fondamentale anche il coinvolgimento delle insegnanti, capaci di stimolare la partecipazione e la riflessione durante ogni appuntamento.

Dallo scorso autunno a oggi, i partecipanti hanno condiviso, continuativamente, una varietà di esperienze: dallo sport al laboratorio Radio Futuro Aperto, in collaborazione con Radio Rogna, dal tour urbano alla scoperta della Spezia, con la guida turistica Andrea Violi, all’organizzazione dell’intensa settimana di Storie sconfinate 2025.

Un calcio all’indifferenza

Tutto ha avuto inizio con una partita di calcio al campo “Montagna”: un momento semplice, ma significativo, che ha permesso di rompere il ghiaccio, favorendo lo spirito di gruppo. Simbolicamente, anche l’ultima giornata di “Storie sconfinate in Cittadella” si è svolta nel quartiere dei Buggi, con una nuova partita nel campo gestito da Caritas-Speziasportale, la squadra di calcio composta dai richiedenti asilo accolti da Caritas diocesana della Spezia.

Tra i due tornei, l’anno scolastico è stato ricco di momenti significativi. I giovani hanno costruito, con l’aiuto dell’artigiano Manlio Ricco, una barca in miniatura, divenuta emblema del viaggio condiviso, simbolo di memoria e di speranza. L’opera è stata esposta, con grande soddisfazione, al Galata Museo del Mare di Genova, nel ricordo delle 368 persone che hanno perso la vita nel naufragio del 3 ottobre 2013. La piccola imbarcazione contiene, inoltre, 500 lettere al Mediterraneo scritte dai bambini delle scuole liguri.

Felicità sconfinata durante la festa in Piazza Brin, organizzata venerdì 11 aprile, con una cena solidale preparata dagli alunni dell’Istituto Alberghiero “Casini”, un’iniziativa capace di avvicinare mondi diversi attraverso un cammino comune, fondato sul rispetto reciproco, il desiderio di conoscere e di crescere con consapevolezza. “Storie sconfinate in Cittadella” si conclude, ma lascia un segno profondo nel vissuto di chi ha preso parte a questo percorso.

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