Un incanto di giardino

di

Un giardino mutante

Nel silenzio della Torino del primo lockdown, è cresciuto a Binaria (centro commensale del Gruppo Abele) un giardino, anzi, un incanto di giardino.
Non è un giardino convenzionale, è un giardino mutante: fatto di specchi, panchine per pensare e sussurrare, di cestini che ricordano le corolle dei fiori primaverili, di legni, sassolini e spaghi che compongono rifugi improvvisati per personaggi fantastici ed effimeri.

Un incanto di giardino - l'artistaUn artista visionario

L’artista, artigiano, poeta e attore Antonio Catalano lo ha ideato e realizzato grazie al contributo del progetto E se diventi Farfalla, di Fondazione Compagnia di San Paolo e della Circoscrizione 3 di Torino, restituendo, nei mesi estivi dell’anno difficile che ci lasciamo alle spalle, uno spazio di gioco, svago e contatto con gli elementi base della natura, alle bambine e ai bambini che la Pandemia ha costretto (soprattutto nelle famiglie più fragili) in case troppo piccole per contenere la loro fantasia e voglia di esplorare il mondo. E non solo: finita l’estate, il giardino ci ha fatto rispolverare la lezione nordeuropea dell’outdoor education: con l’abbigliamento giusto giocare fuori è bello e possibile… sempre!
La meraviglia, ecco cosa mi interessa – spiega Catalano – riabilitare lo sguardo alla meraviglia. Se l’infanzia non è davvero un’età della vita, ma è un modo per guardare il mondo, la meraviglia è quel modo, quello sguardo“.

Un incanto di giardino - cielo

Fragilità e meraviglia

È un uomo a cui non piacciono le etichette, Catalano, e ha il dono di fare con quel che c’è, utilizzando materiali poveri, spesso di recupero, trovando la poesia che si nasconde nel quotidiano e facendo della fragilità bellezza. Perché la fragilità diventa forza grazie alla sua capacità di mutare, di non essere ancorata a una forma, a una definizione. Ecco, allora, che le pietre disegnano ogni giorno figure diverse, i fiori si trasformano in pentole, i serpenti in pizze. Universi Sensibili li ha chiamati: un cantiere sempre aperto, sempre influenzati dal fascino e dalle suggestioni di un luogo e di un momento. Anche i suoi Villaggi Fragili assume forme differenti in relazione a chi lo abita, seguendo le emozioni e le memorie di chi si sofferma a viverne le pareti che non innalzano muri e i tetti che non impediscono la vista del cielo. L’unico requisito per poterli visitare è la capacità di meravigliarsi, per questo all’entrata del giardino ci accoglie la Cappella dei Meravigliati che grazie a un gioco di riflessi sembra riprodurre la volta celeste attorniando chi la osserva affacciandosi sul grande catino specchiato che completa l’installazione artistica.
Le figure blu Figure come il cielo emergono dal bianco delle nuvole che, diramandosi, ci permettono di scoprire altri mondi, altri popoli. Un mondo al contrario che è cielo e mare allo stesso tempo e in cui è possibile immergersi o innalzarsi lasciandosi con leggerezza andare attraverso lo specchio.

Un incanto di giardino - cantico

Prospettive ribaltate

Ad ogni laboratorio, ad ogni attività organizzata, ad ogni semplice passaggio di chi si ferma a interagire con il Giardino degli incanti, il suo aspetto muta, e così fanno anche lo sguardo e i pensieri di chi viene subito dopo, in un continuo scambio di prospettive, energie e vitalità.
La pandemia se ne andrà! Il Giardino incantato di Binaria, i suoi materiali mutevoli ed essenziali e le sensazioni che esso ha regalato (e che non smette di regalare) alle centinaia di famiglie che usufruiscono di questo spazio di rinascita e creatività, resteranno negli occhi che lo hanno visto, nelle manine che lo hanno plasmato e nei piedini che lo hanno percorso in lungo e in largo, per molto, molto più tempo.

 

Il giardino è aperto secondo gli orari del Centro commensale Binaria (LU-SA 10-22, DO 11-15/18-22)

Per informazioni sulle attività 0113841083

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