A scuola di distanze. L’Arte per scoprire come vivono i ragazzi e contrastare la povertà educativa.

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Roma. Scuola all’aperto. L’Arte per scoprire come vivono i ragazzi e contrastare la povertà educativa.

Il teatro, il rap, la breakdance, la scrittura creativa e l’arte al servizio dei ragazzi per elaborare insieme gli stati d’animo vissuti in questo periodo di distanziamento e contrastare la povertà educativa che deriva anche dall’abbandono scolastico in aumento. Con lo sfondo del Colosseo, una sperimentazione per aprire la scuola al territorio promossa da DOORS, un progetto con un partenariato di 28 enti, coordinato da Cies onlus e cofinanziato dall’Impresa Sociale Con I Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile.

 

Come vivono il distanziamento e le relazioni le ragazze e i ragazzi nell’epoca del Covid19? Quali opportunità per contrastare la povertà educativa possono scaturire dalla collaborazione tra la scuola e le agenzie educative presenti sul territorio? Al via a Roma il percorso di Arteducazione outdoor “A scuola di distanze” che nasce dalla collaborazione tra Cies onlus e l’Istituto Comprensivo Via delle Carine. La prima fase di sperimentazione ha coinvolto quattro classi della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto che, all’ombra del Colosseo, saranno coinvolte in un ciclo in quattro tappe. Gli incontri – parte del progetto nazionale DOORS – sono iniziati a fine ottobre e termineranno a fine novembre. Protagonisti i ragazzi, i loro insegnanti – che in un tempo così difficile hanno accettato di “aprire la scuola all’esterno” – e gli educatori di Cies onlus.

“Io e i colleghi stiamo notando un po’ di spaesamento da parte dei ragazzi” afferma Adriano Rossi, operatore di Cies, che usa il teatro per lavorare con gli alunni. “Una cosa su tutte mi ha colpito, l’esigenza di muoversi, di non sentirsi chiusi e bloccati. La scuola, sta diventando in questo periodo un posto da tenere ben custodito e protetto. Proprio per questo, alla luce delle difficoltà a proporre interventi all’interno dell’edificio scolastico, abbiamo rimodulato le nostre attività, immaginando all’esterno i nostri laboratori. In altre parole, in tempi di distanziamento abbiamo portato la scuola all’aperto. Così quel momento di arte ed educazione, tramite la musica, la recitazione ed altro, rappresenta una conquista per i ragazzi”.

Il percorso prevede la realizzazione di un ciclo di quattro incontri di Arteducazione outdoor. Tutto nasce dalla necessità di offrire spazi di elaborazione all’esperienza di distanziamento dei mesi scorsi e dell’attuale rientro scolastico. Gli incontri, di due ore ciascuno, si svolgono all’aperto, nel territorio limitrofo alla scuola dove i ragazzi e le ragazze – divisi in piccoli gruppi e accompagnati dal corpo docente – possono svolgere laboratori sperimentando le potenzialità espressive di diverse discipline artistiche: rap, teatro, breakdance, musica, scrittura creativa.

“Il nostro è un programma pensato in un’epoca pre-covid – spiega Elisabetta Melandri, presidente di CIES Onlus, capofila del progetto DOORS – ma che oggi diventa ulteriormente strategico. Mira al contrasto della povertà educativa intesa come difficoltà di accesso per tanti, ora molti di più, e va a coinvolgere quella fetta di popolazione scolastica che sperimenta normalmente l’esclusione perché non dispone di strumenti adeguati o a causa di un retroterra culturale non consono”.

La proposta di DOORS – progetto cofinanziato dall’Impresa Sociale Con I Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile – secondo Melandri “si sviluppa su quattro direttrici: un mix di intervento in presenza e DAD (didattica a distanza); il patto territoriale che prevede collaborazione con la scuola di altri attori della comunità educante come genitori, associazioni, università, enti locali; il metodo di Arteducazione, che recupera tramite le diverse discipline artistiche il desiderio di apprendere; l’utilizzo di spazi outdoor in tempi di distanziamento – parchi, giardini, piazze – quali contesti per la formazione e l’educazione al rispetto per l’ambiente e alla mondialità. Tutto ciò ha per noi un effetto socializzante fondamentale per il contrasto alla dispersione ed è una risposta adeguata a un problema grave, acuito dalla pandemia”.

 

Ufficio stampa progetto DOORS:
Fabio Bellumore – fabio.bellumore@amref.it -3289722937
Ufficio stampa Cies onlus:
Luca Attanasio – l.attanasio@cies.it – 3397751996

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