Educare, voce del verbo accompagnare: la storia di Erica, di K e del loro cammino insieme

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Al Borgo Ragazzi Don Bosco di Roma, la Skolè si svolge un corso di italiano per giovani stranieri. Oltre a imparare la lingua, si tratta di un’occasione per gli educatori di agganciare i ragazzi e instaurare con loro un rapporto. Come racconta Erica:

“Il mio rapporto con KN è iniziato poco dopo essere arrivata al Borgo Ragazzi Don Bosco. È una ragazza di 15 anni e viene dalla Georgia, non sa ancora parlare troppo bene l’italiano ma molto curiosa e ogni parola che non conosce l’appunta nel primo posto disponibile per ricordarla, solitamente sul palmo della sua mano.

Il nostro primo incontro è avvenuto a settembre quando ho iniziato il mio percorso di tirocinio. Era insieme agli altri ragazzi che frequentavano il corso di italiano. È stata una dei primi a festeggiare il suo compleanno al Borgo, e ricordo ancora la felicità nei suoi occhi nel vedere la sorpresa che la mamma e la sorella le avevano preparato: erano venute al Borgo con una torta grandissima per festeggiarla tutti insieme. Ho iniziato a parlarci più frequentemente perché spesso studiavamo individualmente, all’inizio era un po’ chiusa ma molto volenterosa nello studio. 

Poco dopo infatti KN si è sentita libera di aprirsi e parlare di sé ed è qui che ho scoperto alcuni dei suoi lati: è molto legata alla sua famiglia, soprattutto alla sorella maggiore anche se non vuole ammetterlo ed è innamorata del suo paese, mi racconta spesso dei bellissimi paesaggi e dei piatti tipici che devo assolutamente assaggiare, per questo non vede l’ora di tornarci. È una ragazza che sogna tanto e da grande vorrebbe diventare un’attrice. È portata nello sport mentre nello studio a volte fa fatica a capire ciò che legge, ma nonostante le difficoltà si applica molto ed è questo che ammiro di lei.

Con il passare dei mesi abbiamo instaurato un bellissimo rapporto, riesce a parlarmi liberamente delle sue difficoltà e delle sue problematiche, soprattutto in amore, ed io, per quanto posso, cerco di darle consigli su come reagire ed affrontarle. Allo stesso tempo però sto cercando di lasciarla libera di agire come crede con la possibilità di poter sbagliare e rialzarsi da sola. Ha bisogno di essere spronata ed incitata verso ciò che vorrebbe fare perché a volte si blocca e teme di sbagliare o di essere giudicata. Per questo, durante il nostro percorso, cercheremo di lavorare maggiormente sull’autostima e sull’impegno per affrontare gli ostacoli che le si presenteranno. 

Un altro obiettivo che ci siamo prefissate è il miglioramento nello studio. Quest’anno KN è in terza media perciò ha bisogno di impegnarsi maggiormente, stiamo cercando di trovare un buon metodo di studio che le permetta di essere più autonoma e sicura di sé. Nonostante si applichi molto, ha importanti difficoltà di comprensione e per questo stiamo lavorando sul trovare il metodo più efficacie e più adatto per lei.

So che ce la farà perché è una ragazza veramente in gamba!”

Erica Di Cola – Borgo Ragazzi Don Bosco 

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