Contrasto povertà educativa e dispersione scolastica, sottoscritto il “Patto educativo di comunità”

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Catanzaro, 12 Giugno 2024 presso la Biblioteca De Nobili.

Sono 30 le associazioni che hanno aderito al progetto di cui è responsabile la CO.RI. S.S. e che vede la partecipazione anche del Comune.

Riduzione dell’abbandono scolastico, inclusione sociale, benessere psicofisico, rete di collaborazione tra scuole, enti pubblici, associazioni, sviluppo delle competenze trasversali, accesso alle risorse educative, culturali, sportive e ricreative del territorio. Sono questi i principali risultati che si intendono raggiungere con il “Patto educativo di comunità” sottoscritto questa mattina, nella sala conferenze della Biblioteca comunale, dai trenta soggetti, tra Enti e Associazioni, che hanno aderito al Patto. Tra questi anche il Comune che ha proposto la realizzazione di un Consiglio comunale fatto dai bambini. Alla conferenza di presentazione, moderata dal giornalista Manuel Soluri, hanno preso parte anche il sindaco Nicola Fiorita; Vincenzo Maesano – responsabile del progetto della Coriss – e Salvatore Maesano – presidente della Cooperativa Coriss; Don Pietro Puglisi, presidente della Fondazione Città Solidale; Rosario Bressi, presidente di Arci Catanzaro e Giuseppe Apostoliti, presidente Arci Calabria.

I Patti Educativi di Comunità sono strumenti introdotti dal Miur per permettere di sottoscrivere accordi di collaborazione tra enti locali, istituzioni, scuole e realtà del Terzo settore presenti in un determinato territorio. L’obiettivo principale è il contrasto alla povertà educativa e alla dispersione scolastica. I patti desiderano anche rafforzare l’offerta formativa grazie alla collaborazione tra pubblico e privato e arricchirla con attività di apprendimento informale, come esercizi motori, musica, laboratori di arte e di tecnologie informatiche.

Il progetto Catanzaro Comunità Educante prende le mosse dalla Rete Locale del Progetto CEET. Con questo nuovo progetto si intende ampliare, potenziare e dare continuità ad un processo avviato, tramite azioni che, partendo da una diagnosi della situazione attuale, portino alla definizione di un Patto Educativo di Comunità siglato tra le agenzie educative del territorio che prevede: l’allargamento della Rete con il graduale inserimento di nuovi Partner, la sua riqualificazione tramite la formazione degli operatori, dei docenti e delle famiglie, la sperimentazione di modalità di lavoro condivise attraverso la coprogettazione. Il progetto è rivolto ai quartieri più a sud della città in cui è più evidente il fenomeno della dispersione scolastica.

Si prevede inoltre la realizzazione della Mappa Educativa del Territorio. Il fine è quello di andare a creare e sperimentare un modello più generale, che duri nel tempo, di Scuola Aperta ovvero specifiche attività che la Scuola svolgerà con bambini e ragazzi dei quartieri, sia quelli frequentanti le classi degli istituti coinvolti che gli altri residenti, e, più in generale, con la comunità tutta. Si istituirà a tal proposito la Biblioteca di quartiere: le scuole metteranno a disposizione dei quartieri le loro biblioteche, allungandone gli orari di apertura ed aprendole ad occasioni ed eventi come presentazioni di libri e di autori; si prevede quindi l’acquisto di nuovi volumi, da fare in accordo con il resto della partnership. Recupero spazi comuni: si attiveranno gruppi di studenti e famiglie che lavoreranno insieme sulla pulizia ed abbellimento di spazi scolastici (cortili) e di luoghi pubblici piazzette dei quartieri, anche tramite murales.

Un’ulteriore azione in favore degli alunni sarà quella di creare la Tenda Pedagogica in allestimento itinerante, ovvero uno spazio dove verranno svolte una serie di attività in orari extrascolastici, che, stabiliti nelle loro linee generali, verranno successivamente dettagliati insieme a genitori e ragazzi, ovvero: laboratori musicali, laboratori sportivi, laboratori teatrali, laboratori sulle emozioni, laboratori pedagogici. Le attività e i laboratori che verranno svolti sono frutto della co-progettazione avvenuta nel primo anno di progetto.

 

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