Nido in famiglia a Niscemi: ecco il bilancio del primo semestre di sperimentazione

di

Nido in famiglia, un’ esperienza assolutamente nuova a Niscemi e della quale arrivano i primi risultati.Sono quelli di un semestre di attivitá condotta a Niscemi dalla cooperativa La Casa di Carla nell’ ambito del progetto ” Crescere insieme zero sei ” .Cinque i piccoli ospiti accolti nella struttura e tra questi una bimba tunisina a arrivata in Sicilia con un barcone a 40 giorni di vita, vissuta fino a 2 anni in un centro accoglienza.La bimba tunisina è stata inserita affinchè potesse , anche per un breve periodo socializzare con gli altri bambini e prepararsi così all’ingresso a scuola materna statale. Oggi al nido i bambini che frequentano sono quattro e gli operatori sono soddisfatti dei risultati raggiunti dagli stessi attraverso i giochi, le attività proposte e le attenzioni verso i loro genitori. Così una piccola di due anni che chiameremo Simona ha scaricato la sua iper aggressività derivata dalle tensioni familiari causate in gran parte dalla ludopatia del padre .Oggi Simona é più serena e il padre é in trattamento in un centro specializzato .C’ é Giuseppe che così piccolo ha vissuto varie situazioni traumatiche : un femminicidio cui ha assistito e la morte del padre in giovane età per tumore .Raccontano i responsabili del servizio che Giuseppe era arrivato al nido con atteggiamenti molto aggressivi verso gli altri bambini e le operatrici ma. nell’ultimo periodo sembra meno violento e aggressivo verso se stesso e verso gli altri, più collaborante nei giochi e nelle relazioni. C’ é poi Giovanni che il padre in casa non lo ha avuto sempre a causa di un periodo di detenzione e lí é stato necessario pure convincere la madre ad adoperarsi per migliorare le condizioni igieniche precarie in cui lei e i figli vivono. All’ inizio risentita poi ha capito.Carlo é l’unico bambino che ha una condizione familiare serena, figlio unico, il padre operaio e la madre laureata è stato scelto dalla cooperativa per agevolare la sua socializzazione e anche quella della madre. ” Tutti i bambini inseriti hanno raggiunto delle autonomie, stimolati dalle varie attività proposte. Le madri si sono sentite aiutate e lamentano che il nido non sia a tempo pieno). Una delle madri é andata a lavorare , un’ altra se non troverà lavoro ha deciso che si dedicherà al volontariato

Regioni

Argomenti