Atelier dell’infanzia dove si impara giocando

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Scopriamo grazie alla dott.ssa Maria Cuminale un’ altra delle azioni attivate nell’ ambito del progetto Crescere insieme zerosei a Gela e Niscemi per contrastare la povertà educativa.Si chiama Atelier dell’ infanzia.
L’atelier è una parola francese che significa laboratorio di un artigiano. L’atelier infatti indica lo studio nel quale lavora un artista. La figura dell’atelierista è quella di un “insegnante” con competenze di natura artistica.
In questo modo i linguaggi espressivi e poetici sono diventati parte del progetto attraverso il quale si struttura la conoscenza stessa. L’atelier diviene il luogo della ricerca, dell’invenzione, dell’empatia, che si esprime attraverso i “100 linguaggi” e che espandendosi oltre l’età dell’infanzia comprende anche l’età adulta, fino all’anzianità.
Le due associazioni che operano in questo progetto sono:
L’Associazione “Paolab” di Gela, che svolgerà l’atelier nella “Scuola Materna” Quasimodo e I Circolo di Gela, e l’Associazione “Casa di Carla”di Niscemi, che svolgerà l’atelier nella Scuola II Circolo “Mario Gori” di Niscemi. I bambini da tre scesi anni potranno così vivere quotidianamente l’atelier, guidati da un‘atelierista, una figura educativa nuova rispetto alla pedagogia tradizionale del territorio.
Ma conosciamo meglio le due associazioni.
L’associazione Paolab
Paola Rinciani è la fondatrice e direttrice dell’Associazione, ha approfondito a largo spettro le accreditate tesi di Bruno Munari “si impara giocando”. I suoi laboratori nascono proprio dall’esigenza di proporre ai bambini degli spunti per aiutarli a pensare in modo autonomo e indipendentemente lontano dagli stereotipi che la società, troppo spesso, impone loro.
Da questa esigenza è nata l’idea di attivare i laboratori didattici. Nulla è improvvisato ma frutto di studio e condivisione degli insegnamenti del bravo Maestro “Bruno Munari” artista e designer ma anche pedagogo intuitivo.

L’associazione “ La Casa di Carla”
“La Casa di Carla ONLUS“ diretta dal Presidente Salvatore Pepi, nasce con lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini, e oggi fa parte del nostro progetto.
Il progetto di “Atelier dell’infanzia” che si svolgerà presso le nove sezioni della scuola dell’infanzia II Circolo “Mario Gori” di Niscemi, si rifà anch’esso al metodo per la stimolazione della creatività infantile di “Bruno Munari” , inventore, artista, scrittore, architetto, grafico, pedagogico intuitivo.

Il metodo
Il metodo utilizzato prende spunto dal metodo di Bruno Munari, gli argomenti riguardano le tecniche di base della comunicazione visiva: formati, segno, colore, collage, libri.
Tecniche non disgiunte, si basano sul tema che viene selezionato per ogni laboratorio: arte, natura, decostruzione di forme e linguaggi.
Ogni bambino troverà allestiti dei tavoli di lavoro,nei quali saranno disposti tutti i materiali utili, cosicchè , inizia il gioco dell’esplorazione. Il bambino si incuriosisce pone domande e l’educatore dovrà semplicemente stimolarlo a procedere nel lavoro assegnatogli.
L’approccio a questi laboratori è di tipo plurisensoriale perché manipolando i materiali che ogni bambino troverà, scoprirà qualità intrinseche quali, per fare un esempio: la morbidezza o la ruvidezza, qualità che susciteranno nei bambini, sensazioni ed emozioni diverse e queste favoriranno la libera espressione.
La Finalità
La finalità è quella di dotare la scuola” di spazi innovativi e modulari dove sviluppare il punto d’incontro tra manualità, artigianato, creatività e tecnologie” nei quali le tecnologie assumono un ruolo abilitante ma non esclusivo. Lo scopo è quello di riportare il fascino dell’artigianato e del maker nella scuola, creando un ambiente dove fare esperienze per competenze, attraverso una didattica attiva che “incoraggi la creatività, la manualità, il gioco, l’uso critico dei media e il pensiero progettuale usando anche le tecnologie. L’atelier può essere pensato per realizzare progetti basati sulla didattica per competenze, ma anche uno spazio per la comunità con apertura al territorio”.
Gli obiettivi degli atelier sono
• Favorire l’acquisizione di conoscenze differenziate in relazione ai linguaggi e ambiti di esperienza: Ambito grafico/pittorico;
• Ambito narrativo/espressivo/teatrale
• Realizzare esperienze che tengano in relazione i processi immaginativi ed espressivi dei bambini con quelli cognitivi;
• Sostenere l’utilizzo dei linguaggi plurisensiorali, espressivi e simbolici nei bambini.
• Favorire processi meta cognitivi di riconoscimento, espressione ed elaborazione delle emozioni per promuovere e sostenere il benessere psicologico del bambino.

Regioni

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