Alla scoperta dell’origine del nome di Masseria Tagliatelle

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(foto copertina di Artribune.com)

Un dono che Masseria Tagliatelle sia tornata a essere fruibile dalla comunità. E, con essa, la Stazione del Ninfeo. Riapre quindi al pubblico un bene collettivo dalla bellezza disarmante che sorge all’interno del grande Parco delle Cave, area che risale XVI secolo.

Conosciamo meglio Masseria Tagliatelle

L’edificio – scrive Livia Montagnoli su Artribune – rappresenta la testimonianza ben conservata delle antiche ville suburbane sorte nella campagna intorno a Lecce, e ingloba al suo interno il Ninfeo delle Fate, ipogeo termale rinascimentale cui grazie al progetto di recupero sarà consentito l’accesso tramite visite guidate.

Si chiamerà Stazione Ninfeo, non a caso, l’hub di comunità sostenuto del finanziamento di 500mila euro stanziato da Fondazione CON IL SUD. Nei prossimi dieci anni la Masseria diventerà spazio d’azione per le giovani associazioni locali del terzo settore, coordinate con la formula del partenariato da Tdf Mediterranea. Così Stazione Ninfeo sarà ostello sociale, polo di co-working, punto ristoro (gestito da un’impresa sociale a cura dell’istituto alberghiero partner), ospitando anche laboratori culturali e residenze artistiche. Ma si è pensato anche a servizi di portineria di quartiere Ferrovia, sportelli di supporto alla disabilità, percorsi multimediali e in braille per ipovedenti. Si stima di coinvolgere tremila giovani under 35, dieci istituti scolastici della provincia di Lecce e trecento persone con disabilità.

Masseria Tagliatelle, l’origine del nome

Lì, dove si affaccia Masseria Tagliatelle (chiamato così perché si tagliava la pietra leccese per le fabbriche della città), un palazzo nobiliare o meglio una casa palazziata appartenuta a Scipione De Summa che ha governato la Terra d’Otranto all’inizio del 500, si nasconde il Ninfeo delle Fate, un luogo di acqua, volendo anche di ozio, nel quale le dame si riunivano per stare al fresco e passare del tempo assieme. Senza dubbio un posto magico, con tutto il suo carico di fascino secolare, scrive LecceNews24.it.

Tra fascino, suggestione e leggenda

Luogo magico e suggestivo, Masseria Tagliatelle racchiude dentro di sé segreti e leggende. E una leggenda che accomuna centinaia e centinaia di curiosi ammaliati dal fascino di Masseria ha come protagonista una donna che abitava nei pressi del Ninfeo, diventata folle perché assillata dal desiderio di diventare madre.

Non potendo avere figli, la donna era solita a stringere tra le braccia un pezzo di legno immaginando fosse un bambino, gesto che provocava reazioni – tutt’altro che composte – delle persone che la incrociavano per strada, deridendola. Ma fu l’incontro del tutto casuale con delle fate che abitavano in quel luogo a cambiare per sempre la vita della donna. Una di esse, infatti, colpita dalla sua frustrazione, decise di trasformare il fantoccio di legno in un bambino in carne ed ossa.

Ecco che, da qui, dalle suggestioni, dalle testimonianze e dalle leggende che prende forma il progetto con Terra del Fuoco Mediterranea. Scopri qui tutti i dettagli de “La comunità del Ninfeo“.

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