Sedici Modi di Dire Ciao, oggi al Campus di Eboli spazio ai soggetti cinematografici. Al centro questione ambientale, lotta alla transomofobia e alle mafie

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Giornata di grande attività nel corso del terzo campus che si sta svolgendo in questi giorni ad Eboli nell’ambito di Sedici Modi di Dire Ciao, progetto organizzato dall’Ente Autonomo Giffoni Experience, selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e interamente partecipato da Fondazione con il Sud. Il Campus ha preso il via martedì e andrà avanti fino a domani.

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Oltre cento gli adolescenti – dagli 11 ai 17 anni – presenti, provenienti da cinque Regioni italiane: Campania (Eboli e Giffoni Valle Piana), Calabria (Cittanova), Basilicata (Terranova di Pollino), Sardegna (Nuoro) e Veneto (San Donà di Piave). Il Campus ha il supporto dell’associazione Astronave a Pedali.

Costruire un film, partendo da un’idea perché l’idea è il vero cuore di ogni prodotto audiovisivo, sembra essere questo lo spirito del laboratorio dedicato appunto al cinema e alla sua magia.

Il cinema è così il protagonista di LA DIGITALIZZAZIONE – GUIDA ALL’USO DELLA VIDEOCAMERA E DELLE APP PER IL MONTAGGIO e SHORT MOVIE LAB: il corso – che andrà avanti fino a domani – permetterà di trasformare il proprio smartphone in una videocamera, fornendo gli strumenti e le conoscenze necessarie per realizzare un cortometraggio amatoriale.  La dimostrazione che un film è molto più di una semplice storia: al cinema si può ritrovare sé stessi, la propria società, le maschere che ogni giorno indossiamo, le armi che dovremmo impugnare per difendere i nostri sogni e riprenderci il futuro.

Nel corso dell’incontro di oggi si è passati ad esaminare e a sviluppare i soggetti. Otto quelli presi in esame dai ragazzi e che hanno attinto ispirazione nell’ambito dei lab online svoti nei mesi scorsi re che saranno poi concretamente realizzati nel corso della primavera del prossimo anno.

Tra i temi emersi, alcuni di grande attualità, altri che attengono maggiormente alla sfera emotiva e che spesso, in particolare in età adolescenziale, possono essere impattanti e condizionanti gli anni futuri.

Tra le tematiche scelte, infatti, c’è ad esempio quella ambientalista con tutto il bagaglio legato alla transizione ecologica che oggi è in cima alle agende della politica e del dibattito internazionale. Stesso discorso vale per l’omotransfobia di cui tanto si è discusso in queste ultime settimane con riferimento alla mancata approvazione del Ddl Zan. Poi ci sono le tematiche di carattere introspettivo: la rivoluzione interiore, il modo di metabolizzare un lutto, tra gli altri.

Sono stati forniti alcuni esempi di sinossi. Uno relativo proprio alla perdita di un caro. Il tema è, perciò, quello del trauma infantile legato alla scomparsa di un genitore: Veronica è una ragazzina che vive la perdita del padre e inizia a vedere dei mostri gialli. Con il trascorrere del tempo il suo stato peggiora e fa un viaggio per riuscire a liberarsi da questa angoscia così profonda. Da qui si parte per scrivere la sceneggiatura per poi passare alla realizzazione del prodotto audiovisivo vero e proprio.

In un altro soggetto proposto il tema è quello della discriminazione, dell’omotransfobia. La protagonista cerca di trovare sé stessa, ma l’ideologia politica la ostacola e condiziona le sue scelte. Il tema è stato suggerito dall’iter per l’approvazione del Ddl Zan.

Ancora un soggetto dedicato all’attualità. Al centro c’è la mafia, il contrasto alla criminalità organizzata. Protagonisti coloro che si sacrificano per combattere il fenomeno mafioso nella consapevolezza che la morte potrebbe essere l’unico destino a cui andrà incontro.

A seguire gli altri Lab della giornata. MUSIC IN CAMPUS, Laboratori musicali con realizzazione di colonne sonore per prodotti audiovisivi realizzati dai ragazzi coinvolti.

La delegazione di Terranova di Pollino si è esibita con uno strumento tramandato di generazione in generazione in Basilicata: l’organetto. Un momento di grande suggestione legata alle radici territoriali, al genius loci, all’antropologia culturale.

E, ancora, LAVORIAMO SULLE EMOZIONI che è realizzato con il supporto del Centro Sociale San Nicola di Giffoni Valle Piana. Il Lab ha visto come protagonisti i tutor dei diversi cantieri creativi partecipanti.  Uno spazio per ascoltare e ascoltarsi, per definire il proprio stato d’animo e provare a comunicarlo. Il modello di riferimento è quello dell’accoglienza fino ad una consapevolezza del sé, per lavorare poi sulle emozioni di base, spesso difficili da esprimere e da decodificare. Attraverso il dialogo i partecipanti sono riuscita in una lettura personale di sé stessi e di chi gli sta intorno, con l’aiuto della mediatrice Giulia Troisi

Infine PARENTAL EXPERIENCE. Le famiglie sono state coinvolte in diverse azioni miranti al sostegno alla genitorialità, attraverso spunti di riflessione e consigli, con lo scopo di entrare in contatto con i ragazzi su terreni spesso conflittuali. Con l’aiuto di un facilitator e di uno psicologo, hanno potuto analizzare e riflettere sulle situazioni conflittuali più frequenti, al fine di stimolare la ricerca di una personale risoluzione di eventuali bisogni o problemi. L’azione dello psicologo presente non è di curing ma di caring, secondo un modello che prevede la partecipazione di ciascuno al dialogo e al confronto.

“Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org”.

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